Ha parlato a quattr’occhi col presidente Aurelio De Laurentiis che gli ha consentito di partire martedì scorso per la Nigeria
Osimhen, ancora non si sa quando rientrerà a Napoli (Gazzetta).
Scrive la Gazzetta, con Maurizio Nicita:
Victor ha ottenuto dal club un permesso per andare in Nigeria e risolvere alcuni problemi personali. Ne ha parlato a quattr’occhi col presidente Aurelio De Laurentiis che gli ha consentito di partire martedì scorso per raggiungere la terra natale. Al momento non è ancora chiaro quando il giocatore rientrerà in sede. Di sicuro lo staff medico del Napoli gli ha lasciato un programma di cure fisioterapiche per cercare di accelerare il recupero dopo lo stiramento al bicipite femorale della gamba destra procuratosi in un’amichevole con la nazionale contro l’Arabia Saudita, lo scorso 13 ottobre in Portogallo. Ma in questa fase ancora iniziale del recupero, la sua presenza a Castel Volturno è meno indispensabile.
Ancora non è chiaro il giorno preciso in cui il giocatore rientrerà in Italia. Comunque un programma più intenso di lavoro per il recupero comincerà la prossima settimana. Solo allora si potranno valutare con maggiore precisione i tempi di recupero.
È AL TERZO INFORTUNIO MUSCOLARE IN POCO PIÙ DI UN ANNO (CORRMEZZ)
Osimhen ha iniziato a fare terapie, primo passo del suo cammino verso il recupero. Fra qualche settimana monitorerà il suo percorso con gli esami strumentali, quando ci sarà da valutare il ritorno in campo per gli allenamenti. È una modalità nota considerando che Osimhen è al terzo infortunio muscolare in poco più di un anno, di cui due rimediati in Nazionale. Prima ci sarà da fare le terapie per smaltire la lesione al bicipite femorale destro e poi verrà il recupero completo.
Nella prossima sosta, quella di novembre, Victor probabilmente si dedicherà all’ultimo scatto verso il rientro in campo. Non giocherà con la Nazionale le partite valide per la qualificazione ai prossimi Mondiali contro Lesotho e Zimbabwe ma si dedicherà al rientro dal primo minuto previsto il 25 novembre a Bergamo. De Laurentiis intanto può solo arrabbiarsi, perde il giocatore più importante del suo organico a causa di un infortunio rimediato in un’amichevole della sua Nazionale, avrà rafforzato nel suo stato d’animo le critiche contro il calendario internazionale e la gestione del calcio compiuta da Fifa e Uefa.