Li racconta Relevo. «Ramón Pujol, ex capo delle Relazioni Istituzionali del Barça, durante un pranzo a Valdebebas ha cantato ‘O sole mio»
Spesso capita, soprattutto in occasione di partite importanti, che i dirigenti del club di casa ospitino a pranzo il giorno prima i dirigenti del club ospite. Si tratta di una prassi più europea che italiana, avviene poi soprattutto in Spagna, in occasione del Clasico. Quest’anno Florentino Perez ha deciso di disertare il pranzo istituzionale.
Ma cosa avviene esattamente durante questi pranzi tra presidenti e dirigenti che spesso si battibeccano? Nulla, assolutamente nulla. È solamente un pranzo chic. I dirigenti fanno a gara a chi è il migliore attraverso il cibo, i regali e i trofei messi in bella mostra.
A raccontarlo sono una serie di dirigenti che a Relevo hanno raccontato alcuni pranzi del passato.
“Una tradizione un tempo non negoziabile nei Clasico: il pranzo tra presidenti. Sempre con attesa, in momenti di ogni tipo (di comunione totale per la Superlega o di massima tensione in quelli Guardiola – Mourinho). C’è anche un alone di mistero che circonda ciò che accade in quei pranzi. Chi li ha vissuti, però, rispolvera quella mistica. «Sono pasti rilassati, tra amici, in cui si parla di tutto, dell’attualità in generale… e poco di calcio», spiega Ramón Calderón, presidente del Real Madrid dal 2006 al 2009“.
Tuttavia di volta in volta, qualcosa di stravagante accadeva sempre. Racconta Calderón che «una volta, la delegazione blaugrana mangiò davanti a tutte le Coppe dei Campioni, tra le risate di alcuni e la sana invidia di altri».
E ancora, un altro testimone a Relevo
«Ramón Pujol, ex capo delle Relazioni Istituzionali e del Protocollo del Barça, ha cantato l’opera e durante un pranzo a Valdebebas gli hanno chiesto di osare per deliziare i presenti. Ha eseguito ‘O sole mio’, l’inno napoletano che tante volte ha esaltato Pavarotti».
In un altra occasione, le moglie dei presidenti “hanno organizzato un pasto parallelo a quello ufficiale in un altro ristorante“.