Alla Gazzetta dello Sport: «Lotta scudetto? L’Inter è da anni la favorita di inizio stagione. Garcia è un professionista esperto»
Zola, ex calciatore del Napoli, in una lunga intervista a Salvatore Malfitano per la Gazzetta parla della lotta scudetto per questa stagione di serie A e di quanto peserà l’assenza di Osimhen nelle prossime partite.
Sull’imminente sfida tra il Napoli e il Milan, parla così di Leao e Kvarathtskhelia, su cui saranno puntati tutti i riflettori: «Saranno senz’altro l’ago della bilancia con i loro strappi, gli unici in grado di generare quel lampo per cambiare la partita. Li trovo molto simili, con la differenza che Rafa è più bravo in campo aperto e il georgiano invece se la sa cavare bene anche nello stretto. Un tridente con entrambi sarebbe da sogno».
Non ha dubbi sul fatto che il match sarà un punto di svolta per lo scudetto: «Assolutamente sì, le inserisco tra le quattro grandi candidate insieme a Inter e Juve, mentre Roma e Lazio sono un gradino più dietro».
Quando gli è stato chiesto di scegliere una squadra tra tutte, in ottica scudetto, ha risposto così: «L’Inter. Ha una rosa più profonda e ricca di qualità in ogni reparto, è in ottima forma e si esprime con buona continuità da mesi. Tuttavia, da anni è la favorita di inizio stagione… ».
Zola si è lasciato andare anche ad una riflessione sull’evoluzione del ruolo del 10 in una squadra, con occhio particolare a Leao e Kvarathtskhelia: «Direi che (è un ruolo che) si è adattato. Il giocatore squisitamente tecnico sarà sempre una componente fondamentale del calcio. Dove può esprimersi invece è una variabile soggetta a squadra, allenatore e momento storico. Oggi i fuoriclasse si trovano sulle fasce, ai miei tempi, a parte Bruno Conti e altri rari casi, giocavano tutti nel mezzo, affinché fossero più incisivi».
Sull’infortunio che terrà Osimhen lontano dal campo per un po’:
«È una perdita pesantissima per il Napoli, parliamo di uno dei migliori attaccanti al mondo. Ecco, lui è perfetto per il calcio attuale, interpretato con baricentri molto alti. Le sue doti atletiche e di finalizzatore lo rendono una macchina perfetta per aggredire gli avversari sulla profondità».
Su Rudi Garcia: «Mantenere l’equilibrio interiore e non è per niente facile. Rudi però è un professionista esperto, sa bene che situazioni simili fanno parte del mestiere. L’allenatore purtroppo è sempre un po’ più solo, rispetto ad altre figure».