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Bellingham quando si accende emette un suono tutto suo, il «Bellingham burst» (Guardian)

In Spagna se lo coccolano, e lui: “Voglio restare al Real per 15 anni, la libertà che mi dà Ancelotti mi ha migliorato”

Bellingham quando si accende emette un suono tutto suo, il «Bellingham burst» (Guardian)
England's midfielder #10 Jude Bellingham celebrates following his team second goal scoreds by England's striker #11 Marcus Rashford during the Euro 2024 qualifying group C football match between England and Italy at Wembley, in London, on October 17, 2023. (Photo by Glyn KIRK / AFP) / NOT FOR MARKETING OR ADVERTISING USE / RESTRICTED TO EDITORIAL USE

Bellingham è diventato quasi un’onomatopea. Il Guardian scrive che quando si muove emette come un suono tutto suo: il “Bellingham burst”. Come l’accensione di un razzo. L’hanno avvertito a Wembley quando lo stadio stava per cedere a un “nervosismo familiare e inquietante, un’ondata di insoddisfazione che cresceva mentre i difensori inglesi passavano la palla davanti a un centrocampo statico. L’Italia aveva iniziato come rassegnata al bullismo ma ora, con un gol in vista e con il vento palpabile nelle vele, sembrava avere i giocatori di Gareth Southgate dove volevano. Questa squadra azzurra è una pallida imitazione di molte squadre che l’hanno preceduta, ma avevano attirato i padroni di casa in quel tipo di lento e vuoto accumulo da cui di solito arriva poco di buono”.

E poi ecco Jude Bellingham: “al termine di una corsa che ha decimato la sala macchine dell’Italia e trafitto il cuore della difesa, ha teso ogni nervo per andare in punta di piedi davanti a un affondo di Giovanni Di Lorenzo e guadagnarsi il rigore che ha dato il via a un totale di resto più edificante”.

“Aveva semplicemente servito un antipasto. Il secondo gol dell’Inghilterra è stato un trionfo: un eccezionale gol difensivo e offensivo allo stesso tempo, apparentemente costruito appositamente per mostrare ogni attributo positivo dei suoi artefici”. “Bellingham ha acceso i postbruciatori”, di nuovo.

Il Guardian scrive di “calcio sensazionale: giocato al limite e con la consapevolezza che ogni millimetro guadagnato poteva aprire le porte a tutti quelli che vestivano di bianco. Bellingham è stato sostituito da Jack Grealish a sei minuti dalla fine con l’ovazione riservata a un eroe. Forse questa è stata la notte in cui Wembley, che ha risuonato con le note di Hey Jude dopo il fischio finale, ne ha incoronato uno nuovo: l’Inghilterra ha un talento dinamico e implacabile che può farla scoppiare di orgoglio tra nove mesi”.

Ovviamente Bellingham è l’uomo copertina di Inghilterra-Italia e di questi primi mesi della stagione. E tra le decine di pezzi che incensano, giustamente in Spagna se lo coccolano. Lui poi è in preda ad una cotta totale per il Real Madrid di Ancelotti:  “Voglio restare al Real Madrid per i prossimi 10 o 15 anni della mia vita. Qui è dove voglio essere. Adoro essere qui. Essere al Real Madrid mi ha migliorato come giocatore. Ne sono sicuro al 100%. Essere vicino a quelle mentalità vincenti e a giocatori con tale qualità ogni giorno ti porta a un nuovo livello mentale, fisico e tecnico. Ancelotti mi ha detto che il ruolo dove gioco è quello dove mi vede. Amo la libertà che mi danno. Il fatto è che devo dare il massimo, che sia un gol, un assist o una buona prestazione, per vincere la partita. In ogni partita che gioco riesco a migliorare un po”

As scrive che “dopo un’estate in cui Benzema se n’è andato e il sogno di Mbappé è stato nuovamente frustrato, Bellingham sta facendo dimenticare a tutti. L’inglese ha conquistato i tifosi e non solo per i gol e gli assist. L’impegno verso la squadra che dimostra ogni volta che scende in campo, le sue reazioni ogni volta che il Real perde, tutte le sue dichiarazioni e la sua ormai leggendaria esultanza, fanno sì che il Bernabéu si arrenda ai suoi piedi. La sua voglia di giocare nel Real Madrid, rifiutando tanti soldi dal City di Guardiola, incanta anche i tifosi Merengue”.

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