A Rai Sport: «i calciatori devono capire che ci sono altri che diventano famosi andando a spiare e a sciacallare su di loro per avere pubblicità»
Spalletti allude a Fabrizio Corona a Rai Sport:
«I calciatori devono capire che sono personaggi famosi e che ci sono altri che diventano famosi andando a spiare e a sciacallare su di loro per avere pubblicità».
#Spalletti a Raisport:
I calciatori devono capire che sono personaggi famosi e che ci sono altri che diventano famosi andando a spiare e a sciacallare su di loro per avere pubblicità. #Scommesse— Alessandro Antinelli (@AleAntinelli) October 14, 2023
A ridosso dell’importante sfida contro il Malta, il nuovo allenatore della Nazionale Luciano Spalletti è stato pizzicato da qualche domanda mentre alloggiava in un hotel a Bari, dove alle ore 20:45 l’Italia scenderà al San Nicola. Una partita non da sottovalutare, vista anche la prossima trasferta con l’Inghilterra, prima nel gruppo C, e il caos mediatico riguardo al caso scommesse che sta giornalmente attanagliando Coverciano e i suoi pupilli.
Parla di Berardi:
«Berardi è il leader di questa Nazionale. Per quello che ha fatto vedere nel suo club, ha già dimostrato un calciatore di livello top. Poi è lì che si completa il percorso. Quando sei dentro il livello top, si vede quello che riesci a fare, cioè se lui riesce a fare le stesse cose che fa nel Sassuolo, perché la sensazione di chiunque è di un calciatore fortissimo, di un calciatore infinito per i colpi che ha. Veramente ha in canna il colpo del ko: è un pugile peso massimo».
Spalletti ha anche rivelato a Radiorai che potrebbe essere imminente la convocazione di due giovani sorprese di questo inizio di campionato: si tratta dell’italoargentino Matias Soulé, di proprietà Juve in prestito allo scoppiettante Frosinone e conteso con l’Albiceleste campione del mondo, e del centrocampista del Monza Andrea Colpani:
«Sono due nomi nel nostro mirino. Con uno ho parlato e con l’altro no, ma sono tutti e due molto attenzionati, perché stanno facendo benissimo e perché bisogna creare un’opportunità per quelli che spingono da sotto, per i giovani. Poi è chiaro che fino a quando non arriva questa spinta bella chiara, bella forte e carica di presupposti, bisogna mantenere l’esperienza e la sicurezza del calciatore un po’ più maturo».