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A Garcia manca lucidità nei cambi, conferma di non essere sintonizzato con il gruppo (Corsport)

Barbano: il francese toglie un brillantissimo Politano per Elmas mentre la gestione dei cambi di Ancelotti è impeccabile

A Garcia manca lucidità nei cambi, conferma di non essere sintonizzato con il gruppo (Corsport)
Napoli's French coach Rudi Garcia looks on before the UEFA Champions League 1st round day 2 Group C football match Napoli vs Real Madrid at the Diego Armando Maradona stadium in Naples on October 3, 2023. (Photo by Carlo HERMANN / AFP)

Sul Corriere dello Sport il condirettore Alessandro Barbano contrappone i cambi di Ancelotti a quelli di Garcia.

Con una squadra così Ancelotti potrebbe anche evitare di masticare il chewinggum scaccia tensione e rilassarsi un po’ di più. Ma la sua gestione è impeccabile. Quando a due terzi di gara si accorge che il dominio del palleggio è nelle mani del Napoli, toglie Camavinga e Kroos per Mendy e Modric, e il possesso palla ritorna contendibile.

La stessa lucidità manca invece ancora una volta a Garcia, che toglie un brillantissimo Politano per Elmas e rinuncia a spingere su una delle due fasce da cui è partito il contropiede azzurro. Anche perché la parte di jolly che entra a venti minuti dalla fine e gioca in due ruoli diversi non giova al talento macedone, rischiando di trasformarlo in un ibrido e di indebolire la sua leadership.

Il tecnico francese dimostra ancora una volta di non essere pienamente sintonizzato con il gruppo. Ma siamo all’inizio di stagione e il Napoli è un’architettura complessa che richiede tempo e capacità di ascolto anche a un allenatore di qualità. Non c’è da disperare. La maestà nel calcio è la migliore antologia critica degli errori commessi. Garcia è sulla strada giusta.

L’ANALISI DI CORBO

Antonio Corbo celebra Ancelotti per la posizione di Bellingham, da falso nueve, che ha deciso Napoli-Real Madrid 2-3.

Scrive così sull’edizione napoletana di Repubblica.

È ancora Bellingham a decidere il raddoppio, spegnendo gli entusiasmi del Napoli, i suoi ritmi, la sua capacità di affrontare l’attacco madrileno in contatti ravvicinati.

La chiave della partita è tutta qui, e Ancelotti la tira dal taschino con la naturalezza di chi sa gestire le situazioni complicate, semplificandole. Il gioco è questo. Il Real dà una lezione del falso centravanti, arretrando Bellingham tanto più sapiente, maturo e creativo della sua età. Sfugge ai controlli, perché Anguissa che aveva cominciato bene si smarrisce a centrocampo, trascinando nella terra di nessuno Zielinski.

La zona favorisce troppo Bellingham e Anguissa non si umilia a stringere il controllo, per smorzare questo grande fascio di luci. Partendo da lontano, rispettando i tempi di Bellingham, si apre troppo spazio davanti alla coppia centrale della difesa, per fortuna Natan non perde la calma. e la recuperano Ostigard e Di Lorenzo.
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