Ne è uscito grazie all’aiuto psicologico e alla famiglia. Gioca leggero, prima sembrava Atlante che portava sulle spalle il peso del mondo
Alvaro Morata è stato il protagonista del derby di Madrid. Una vittoria per 3-1 contro i Blancos in cui l’ex Real e Juve ha segnato una doppietta. Questo è il miglior inizio di stagiona della sua carriera, già otto gol in otto partite, cinque in campionato e tre in nazionale. Il Mundo racconta la sua rinascita:
“C’è stato un tempo in cui Álvaro Morata non segnava più. Nel 2016 è rimasto più di cento giorni senza segnare. Inoltre, sono circolati, e circolano ancora, molti meme sull’attaccante, con alcuni dei suoi errori. E quei momenti e quelle critiche, soprattutto durante la sua permanenza al Chelsea, gli hanno fatto male.
Morata sembrava un uomo tormentato, come se avesse la sindrome di Atlante, quel Titano che portava sulle spalle il peso del mondo. Tuttavia, grazie all’aiuto psicologico e al sostegno della sua famiglia, è riuscito a superare quella che ha definito ‘quasi depressione’ “.
Nell’ultima sessione di mercato, Morata sembrava destinato ad altri lidi. L’Atletico non sembrava più la sua casa, non riusciva ad esprimere più quelle qualità vista a Torino (anche se per poco tempo). Poi però una conversazione con il Cholo Simeone e con Gustavo Lopex hanno cambiato le carte in tavola:
“In quell’incontro, di cui il Cholo non ha voluto fornire dettagli specifici, ha confermato di avergli fatto capire che era un giocatore importante in un momento ideale. «Ha un’età perfetta» e ha apprezzato anche «il modo in cui va d’accordo con i compagni» per la sua prestazione, ha confessato il suo legame con lo spogliatoio“.
Il Cholo stravede per lui. Morata è molto importante anche per il gioco dei biancorossi e per le intenzioni del suo allenatore: «È il miglior colpitore di testa che abbiamo. Morata è il più 9 di tutti e abbiamo bisogno di lui».
Con i gol di domenica ha segnato 41 gol di testa, “il 23% del totale e due in più, ad esempio, di quelli segnati con il sinistro. Una percentuale di specialisti in questo genere come Falcao o Llorente“.