Doppietta con la Nazionale, panchinaro all’Inter. In Inghilterra si punterebbe sul giovane. Da noi, il prescelto è quasi sempre il più anziano
“Giovani Frattesi di tutta Italia, unitevi”. Scrive così il Fatto quotidiano che analizza il paradosso
dell’investimento più oneroso della Serie A: 6 milioni al Sassuolo per il prestito, 25 per l’acquisto del cartellino, 3 di bonus.
Abbiamo un nuovo eroe, la patria chiamò. Ma finita la festa azzurra, con la sua doppietta all’ucraina, Frattesi torna all’inter e qui si torna anche ai paradossi del nostro sistema.
Davide ha finore giocato un’ora. Sabato c’è il derby di Milano e i giornali invitano Simone Inzaghi a schierarlo titolare. Perché poi questa è la stranezza del calcio made in Italy, il suo buco nero: Frattesi, il nuovo eroe nazionale, deve fare i conti con la concorrenza di Calhanoglu e Mkhitaryan, il secondo prossimo ai 35 anni. Ci sono dieci anni esatti tra Davide e il campione armeno. In Inghilterra si punterebbe sul giovane. Da noi, il prescelto è quasi sempre il più anziano. Siamo un Paese per vecchi, anche nel calcio, con un’età media nelle big di 26,8 anni, la più alta degli ultimi decenni. Non ne usciamo.