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Ter Stegen: «Tra noi calciatori abbiamo notato i problemi finanziari del Barça, ma non ne parliamo»

A Spox e Goal: «Quando Xavi giocava, non c’era tanto equilibrio tra le squadre come ora. In futuro mi piacerebbe lavorare nel mondo aziendale».

Ter Stegen: «Tra noi calciatori abbiamo notato i problemi finanziari del Barça, ma non ne parliamo»
Db Milano 06/11/2018 - Champions League / Inter-Barcellona / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Marc-Andre' ter Stegen

In un’intervista a Spox e Goal, Marc André Ter Stegen ha parlato del suo tecnico al Barça Xavi, difendendo la sua tipologia di gioco:

«Ogni filosofia deve evolvere. Quando Xavi giocava, la qualità della squadra del Barça era significativamente più alta rispetto alla concorrenza. Da allora tutto è diventato più equilibrato, specialmente nella fisicità delle squadre. Ecco perché ora dobbiamo trovare soluzioni diverse rispetto a quelle di allora. Soprattutto all’inizio ha cercato di darci un po’ di stabilità. Quando Xavi ha lasciato il Barcellona nel 2015, eravamo ancora in contatto. Continuiamo a mantenere un rapporto speciale. Se esprime critiche sportive, le accetto.  Posso separare questioni private e professionali. Penso che i tedeschi in generale siano bravi in questo».

Sulla situazione economica del club, il portiere ha dichiarato:

«Noi giocatori notiamo i problemi, ma difficilmente ne parliamo. Il club sta facendo tutto il possibile per migliorare la nostra squadra nonostante la situazione difficile. Negli ultimi anni, sono state prese molte decisioni buone, che hanno fatto progredire il club sia economicamente che atleticamente. Ma alcune sono state dolorose, soprattutto quando si tratta di licenziamenti».

Ter Stegen non sa se continuerà a essere nel mondo del calcio una volta ritiratosi:

«Penso che essere un allenatore sia più faticoso. Come allenatore devi occuparti di tutto. Mi piace lavorare con i giovani, quindi forse potrebbe essere una buona opzione. Parallelamente al calcio, ci sono molte cose che mi interessano molto. Cerco di capire le strutture e gli ecosistemi delle aziende; ne parlo con i colleghi e cerco di fare pratica. Investimenti, startup: imparo sempre qualcosa di nuovo. Vorrei capirci ancora di più dopo che mi sarò ritirato».

Sul giovane Lamine Yamal, che ha esordito pochi giorni fa con la Spagna segnando un gol:

«Il suo atteggiamento spensierato ci fa bene. Spero che lo avrà sempre. Dovrà lavorare per la parte fisica, ma ha solo 16 anni. Fuori dal campo, Lamine è un ragazzo tranquillo. Dovremmo dargli il tempo di crescere in pace. Ha un grande futuro davanti a sé».

Sul ritorno di Messi non avvenuto:

«Sarebbe stato sicuramente un grande vantaggio per noi se Messi fosse tornato. Forse tornerà in altre vesti ad un certo punto. Il Barcellona è il suo club e sarà sempre una parte importante della sua vita. Molte persone sono ancora in contatto con lui. Alcuni giocatori a cui era molto vicino sono ora a Miami con lui.»

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