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Mancini: tra le cause delle dimissioni anche l’ipotesi Bonucci nello staff della Nazionale (Repubblica)

Un’ipotesi poi accantonata dallo stesso calciatore, ma al ct non è piaciuto non essere stato coinvolto al cento per cento nelle nomine

Mancini: tra le cause delle dimissioni anche l’ipotesi Bonucci nello staff della Nazionale (Repubblica)
Londra (Inghilterra) 11/07/2021 - Euro 2020 / Italia-Inghilterra / foto Uefa/Image Sport nella foto: Leonardo Bonucci

La Nazionale italiana è nel caos. Oggi pomeriggio è arrivata all’improvviso la notizia delle dimissioni del commissario tecnico, Roberto Mancini e l‘Italia a settembre dovrà già essere in campo per le qualificazioni all’Europeo 2024. Il momento certo non è propizio per un cambio alla guida tecnica della Nazionale. Ma poi, come mai così all’improvviso, e a solo una settimana dall’ufficializzazione delle nuove cariche all’interno dello staff Figc, con l’incarico a Mancini di supervisionare tutte le nazionali? Forse, scrive la Repubblica, proprio le nuove nomine sono alla base della decisione del tecnico. Deve averci pensato anche il ministro dello Sport, Andrea Abodi, che oggi, all’Ansa, ha dichiarato:

«Sono dispiaciuto e perplesso, è una decisione che arriva a sorpresa a Ferragosto: tutto molto stranoL’ho saputo dai mediaTra l’altro mi viene da pensare: le nomine dello staff tecnico azzurro annunciate recentemente erano state concordate con lui o no?».

Repubblica prova a stilare le possibili cause delle dimissioni del commissario tecnico. Plausibile la pista che porta all’offerta dell’Arabia Saudita, ma non sarebbe questo il motivo scatenante. Il quotidiano scrive:

“Ci sarebbe più di un motivo dietro la scelta di Mancini di abbandonare l’azzurro a Ferragosto. Le prospettive, tanto per cominciare: l’ex ct sarebbe stato tentato da offerte faraoniche provenienti dall’Arabia Saudita, sia da alcuni club della Saudi Pro League che dalla nazionale di Riad. I rapporti interni, poi: a Mancini era stato affidato da dieci giorni il coordinamento delle nazionali, dalla maggiore alla U20. Perché, allora, da giorni il ct è stato più difficile da rintracciare, anche al telefono? È probabile che nella composizione del nuovo staff (dalla cacciata di Evani all’arrivo di Bollini e Barzagli, fino all’ipotesi Bonucci poi messa in un angolo dallo stesso calciatore) Mancini non sia stato coinvolto al cento per cento. Lasciandogli la sensazione che i pieni poteri ricevuti, alla fine tanto pieni non fossero davvero. Da qui la decisione, comunicata venerdì sera via pec alla Figc, di abbandonare dopo la mancata qualificazione al Mondiale e la scelta sempre più ridotta di giocatori azzurri intorno a cui costruire un progetto vincente”.

Ora, per la sostituzione in panchina, i nomi più caldi sono quelli di Spalletti e Conte. Repubblica scrive dell’ex allenatore del Napoli.

“Per sostituire Mancini ci sono due nomi forti. Il primo è Spalletti, campione d’Italia col Napoli che come premio si è preso un anno sabbatico. La Nazionale, meno impegnativa di un club, potrebbe essere un compromesso stimolante. Considerando anche i buoni rapporti tra il patron azzurro, Aurelio De Laurentiis, e il presidente della Figc, Gabriele Gravina. Il numero uno del Napoli potrebbe liberare il tecnico senza far pagare alla Federazione la clausola rescissoria presente nel contratto dell’allenatore toscano”.

Per Conte, invece, l’ostacolo potrebbe essere l’alto ingaggio. Ci sono poi altre idee sullo sfondo: Gattuso, Grosso, Cannavaro e De Rossi.

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