Su Twitter il calciatore ha criticato la scelta della Premier di allungare i recuperi: «Vogliamo solo essere in buona condizione per dare il 100% al club e ai tifosi».
Il difensore del Manchester United, Raphael Varane, non è d’accordo con le nuove misure arbitrali prese dalla Federcalcio inglese sui maxi recuperi durante le partite. Varane è preoccupato per la salute dei suoi compagni e colleghi. La FA ha deciso di applicare nuove regole in Premier League per la stagione che sta per iniziare. Una di queste, mutuata dal modello dei Mondiali 2022 e 2023, è quella di contare più tempo di recupero per le interruzioni del gioco. Una situazione che non fa piacere ad allenatori e giocatori, come, appunto, Raphael Varane.
Varane esprime la sua preoccupazione in un tweet. Scrive:
«Noi giocatori abbiamo condiviso le nostre preoccupazioni per molti anni, ormai ci sono troppe partite, il programma è troppo pesante ed è a un livello pericoloso per il benessere fisico e mentale dei giocatori. Nonostante i nostri precedenti commenti, ora ci hanno consigliato per la prossima stagione: partite più lunghe, più intensità e meno emozioni da mostrare ai giocatori. Vogliamo solo essere in buona condizione in campo per dare il 100% al nostro club e ai nostri tifosi».
We had a meeting last week with the FA. They recommended from the referees new decisions and rules.
From the managers and players, we have shared our concerns for many years now that there are too many games, the schedule is overcrowded, and it’s at a dangerous level for…
— Raphaël Varane (@raphaelvarane) August 7, 2023
Così come Varane, anche Guardiola si era espresso in merito, parlando per conto del City.
«Il problema, qui, è mentale. I giocatori sono esausti. Guarda già quanti se ne sono infortunati nel precampionato in cattive condizioni: umidità, caldo, i campi non sono proprio buoni, soprattutto negli States. Ma è quello che è. Dobbiamo adattarci, adeguarci, ma non è normale».
Già in passato allenatori e giocatori avevano criticato un sovraccarico di partite tra una settimana e l’altra. Inoltre, altre critiche erano nate riguardo i mondiali e gli impegni internazionali.