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Monchi: «In Arabia gonfiano i prezzi; bisognerà vedere quanto durerà la loro filosofia»

A Marca: «Ormai non si tratta più di un caso isolato o di calciatori sulla via del ritiro. Isco? Non ho bisogno di dare spiegazioni, ognuno è libero di dire ciò che ritiene oppurtuno».

Monchi: «In Arabia gonfiano i prezzi; bisognerà vedere quanto durerà la loro filosofia»
As Frosinone 23/02/2019 - campionato di calcio serie A / Frosinone-Roma / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: Monchi

L’ex direttore sportivo della Roma Monchi ha parlato a Marca del suo addio al Siviglia e del suo nuovo incarico come ds dell’Aston Villa:

«È stato un cambiamento molto importante nella mia vita. Ho lasciato un club dove sono stato praticamente tutta la mia carriera per un nuovo campionato e un nuovo club. Ci sono abbastanza strumenti per essere in grado di provare a costruire un bel progetto. C’è una buona base dall’anno scorso, dal momento in cui Emery è arrivato come tecnico. Dobbiamo sfruttare quella base e quella fiducia dello staff tecnico per sostenere il progetto e continuare a crescere».

Come cambia il tuo lavoro guadagnando di più?

«Dobbiamo chiarire. Non piovono soldi in Premier League. Ci sono anche club con problemi. Ci sono regole da seguire e regolamenti. Quello che stiamo cercando di fare è essere ambiziosi. Siamo in un club con una capacità di investimento maggiore di quella dei club spagnoli, ma non possiamo fare acquisti folli. Dobbiamo rispettare la Premier e la Uefa.»

L’emergere della Lega Araba l’ha colta di sorpresa?

«La verità è che penso che ci abbia presi tutti di sorpresa. Non ce l’aspettavamo. Sono passati un paio di mesi. Prima c’è stato un giocatore ad andare lì, Cristiano, poi Ruben Neves e ora vediamo Benzema, Kanté… Dobbiamo essere attenti perché se continuano con questa direzione il mercato si rivoluziona, perché siamo di fronte a un concorrente gonfia prezzi e salari in modo significativo. Dovremo vedere quale continuità avrà questa loro filosofia. Non si tratta più di un singolo giocatore. Non è più una questione di vecchie glorie. Bisogna vedere se c’è continuità».

Isco ha parlato molto male di lei:

«Ognuno di noi è padrone delle proprie parole e silenzi. Se ha ritenuto opportuno dirlo, ha le sue ragioni. Non ho mai guardato indietro. Guardo avanti e le persone che mi conoscono sanno come sono. Le spiegazioni devono essere date a coloro che non ti conoscono, la maggior parte della gente mi conosce non c’è bisogno di dare spiegazioni. Un giorno mi sono svegliato e ho visto che avevo 60 messaggi e mi sono detto: “È successo qualcosa”. Ero, però, talmente tanto preso dalle cose che mi stavano succedendo che non ho perso un secondo a pensare alle sue parole».

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