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Verratti, il miglior centrocampista italiano che non giocherà mai in Serie A (Libero)

Secondo il quotidiano un paradosso che lo estromette dalla Nazionale e alimenta le critiche di chi dice che è un calciatore senza ambizioni

Verratti, il miglior centrocampista italiano che non giocherà mai in Serie A (Libero)
Db Palermo 24/03/2022 - Playoff Qualificazioni Mondiali Qatar 2022 / Italia-Macedonia del Nord / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Marco Verratti

Libero commenta la scelta di Marco Verratti di trasferirsi dal Psg all’Al-Hilal. Il centrocampista, forse il più forte in Italia, stimato in tutta Europa, ha deciso di lasciare il calcio d’alto livello per andare in Arabia Saudita. Scelta più che legittima. Verratti, poi, incontra all’Al-Hilal giocatori del calibro di Ruben Neves e di Milinkovic-Savic.

La riflessione del quotidiano è che Verrati, il miglior centrocampista d’Italia non giocherà mai in Serie A:

Marco Verratti all’Al Hilal è una notizia che farà bene al conto corrente del trentenne abruzzese, meno al calcio italiano. L’asso del Paris Saint-Germain e della Nazionale è pronto a firmare un accordo con la società di Riad. L’accordo gli garantirà la bellezza di 52 milioni di euro netti per le prossime tre stagioni, un totale di 156 milioni. Un’offerta che rischia di concretizzare un paradosso. Il miglior centrocampista italiano degli ultimi anni potrebbe non mettere mai piede in serie A. Verratti dopo aver incantato con la maglia della squadra del Pescara, vincendo anche il campionato cadetto nella stagione 2011/12, scelse di trasferirsi ancora 19enne a Parigi, prima di disputare il suo primo massimo campionato italiano“.

Anche se al tempo la Ligue 1 non era al livello della Premier e nemmeno della Serie A, Verratti è comunque cresciuto nel Psg  all’ombra di campioni come Ibrahimovic, Thiago Silva e molti altri. Diverso è adesso la Saudi Pro League, dove è lui adesso il campione che, con una scelta diversa, poteva ancora aiutare la Nazionale.

Già in passato, infatti il commissario tecnico Roberto Mancini ha dimostrato di non convocare i giocatori emigrati al di fuori dell’Europa, come Lorenzo Insigne e Federico Bernardeschi. Il passaggio all’Al Hilal, inoltre, pare un assist ai tanti che negli anni hanno criticato Verratti, accusandolo di possedere un enorme talento, ma anche di essere privo di particolari ambizioni, o di leadership, di preferire il denaro alla gloria sportiva”.

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