Se arrivasse un’offerta da 120 milioni, sarebbe complicato firmare qualsiasi accordo per il prolungamento. Il Napoli non può andare oltre i 6
Il presidente De Laurentiis ha stabilito il prezzo giusto per privarsi di Osimhen: di fronte ad un’offerta da 120 milioni l’attaccante nigeriano del Napoli può lasciare la squadra. E Osimhen gioca al rialzo sul prezzo dell’ingaggio. Presto ci sarà l’incontro tra De Laurentiis e l’agente dell’attaccante, ma la differenza tra le parti è notevole, scrive la Gazzetta dello Sport.
Nella conferenza stampa di presentazione di Rudi Garcia come nuovo allenatore del Napoli, De Laurentiis è stato chiaro. Il presidente ha dichiarato:
«L’ho detto da tempo che Victor deve rimanere, poi se arriva una proposta irrinunciabile per la salute del Napoli valuteremo. Però prima della festa del 4 giugno abbiamo parlato, perché lui è una primarietà. Abbiamo posto le basi per prolungare di due anni il contratto».
La sera stessa, c’è stato un approccio con l’agente del nigeriano, Roberto Calenda, scrive la Gazzetta. Nei prossimi giorni ci sarà un incontro per capire la posizione delle parti.
“Il presidente dovrà proporre il suo nuovo ingaggio per prolungare il contratto e la controparte prenderà tempo per dare delle risposte, al tempo stesso chiedendo al numero uno del Napoli quale sarà la cifra effettiva che accetterà per cedere il giocatore. Perché Bayern, Psg, Chelsea e Manchester United sembrano pronte ad aspettare il momento per proporre l’offerta giusta. E il quid sta proprio in questo, perché se De Laurentiis valuta almeno 120 milioni di euro il proprio centravanti, l’agente ne dedurrà che anche sul nuovo ingaggio bisognerà ragionare su cifre completamente diverse. Ancora il club non ha palesato la propria offerta ma immaginiamo, visto che attualmente il centravanti percepisce 4,5 netti (oltre ai bonus) ci si possa spingere intorno ai 6 milioni non di più. Anzi a dire il vero sarebbero già abbastanza fuori della policy aziendale che il Napoli si è dato, raggiungendo ottimi risultati in campo e a bilancio. Una chiave che potrebbe avvicinare le parti, sta nel fatto che tecnicamente il contratto potrebbe continuare a sfruttare i benefici fiscali del “decreto crescita” perché il professionista straniero ha avuto anche una figlia in Italia e acquistando un appartamento sul nostro territorio può restare con lo stesso regime. Sei milioni netti sarebbero meno di otto lordi”.
Se arrivasse davvero un’offerta sopra i cento milioni, scrive la Gazzetta, sarebbe complicato firmare il rinnovo.
“Se arrivasse una proposta sopra i cento milioni (che significherebbe il club acquirente ne offrirebbe almeno 10 di milioni netti al giocatore per l’ingaggio) dire di no rischierebbe di mandare all’aria i conti in perfetto equilibrio del club campione d’Italia. E a quel punto sarebbe complicato firmare qualsiasi tipo di accordo per il prolungamento del contratto. La conseguenza sarebbe evidente: tenendolo ancora una stagione poi a un anno dalla scadenza, quella attuale è al 2025, la valutazione del cartellino sarebbe deprezzato. E dunque addio a quotazione a tre cifre. Insomma situazione complessa e non semplice da districare, ma De Laurentiis è ottimista e convinto di trovare la soluzione. L’impressione è che per un mese il caso Osimhen terrà banco”.