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Caputi su Garcia: «Ha la personalità per reggere le ambizioni. È un ottimo comunicatore»

Il giornalista a Tmw Radio: «Il Napoli perde Kim, ma un conto è perdere lui e un conto Osimhen. Oltre ai nomi, serve qualche cambiamento».

Caputi su Garcia: «Ha la personalità per reggere le ambizioni. È un ottimo comunicatore»
Napoli 19/06/2023 - conferenza stampa presentazione nuovo allenatore Napoli Rudi Garcia / foto Imago/Image Sport nella foto: Rudi Garcia ONLY ITALY

Il giornalista Massimo Caputi ha risposto ad alcune domande a Tmw Radio sul Napoli e il nuovo tecnico Rudi Garcia.

Presentato Garcia a Napoli. Lui ha detto che vuole vincere trofei:

«De Laurentiis sicuramente non ha reso facile il compito di Garcia, sia prima che ufficializzasse la sua scelta quando ha detto che questa squadra può allenarla chiunque, sia per aver deciso di puntare alla finale di Champions. Credo che Garcia abbia risposto per le rime, ha capito l’ambizione del presidente e ha chiesto una squadra forte. Sa che ha un ruolo difficile ma ha la personalità per reggere l’urto. E’ un ottimo comunicatore, lo ha dimostrato già a Roma. Detto questo, il Napoli perde Kim, giocatore ottimo, ma un conto è perdere lui e un conto è perdere Osimhen. Oltre ai nomi, che sono importanti, serve apportare qualche cambiamento in casa Napoli».

Garcia dice di non voler rivoluzionare tutto. E non ha parlato solo di 4-3-3 ma di dare un piano B:

«Qualcosa serve cambiare. A parte il calo fisico e mentale nell’ultima parte di stagione, qualcosa va cambiato. E ci deve mettere qualcosa di suo. Il Napoli è stato una macchina perfetta lo scorso anno, non è facile perché le aspettative sono tante. Garcia è un uomo di personalità, non è uno sprovveduto ed è conscio del suo ruolo. Dall’altra parte c’è De Laurentiis, a cui gliene hanno dette di tutti i colori e si sente l’artefice di questo grande successo. Il Napoli è forte perché c’è lui».

Riguardo un confronto tra Spalletti e Mourinho, Caputi ha dichiarato:

«Spalletti l’anno scorso ha dimostrato di guardare avanti, vedendo come sono stati sfruttati i due esterni. Ha anche sorpreso gli avversari con questo modo di giocare diverso. Mourinho è considerato bollito e catenacciaro, credo che sia molto superficiale questa valutazione. Ritengo che abbia comunque, sulla base dei giocatori che ha, fatto rendere la squadra secondo le sue caratteristiche. Mourinho ha esaltato il fatto di non far giocare gli altri».

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