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Juventus, più che un patteggiamento è una resa: niente penalità

Ammenda da 718mila euro, in cambio la società non farà nessun ulteriore ricorso. Il patteggiamento non è stato accettato da Andrea Agnelli

Juventus, più che un patteggiamento è una resa: niente penalità
Db Torino 11/05/2023 - Europa League / Juventus-Siviglia / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri
Il Tribunale federale nazionale ha accettato il patteggiamento della Juventus sul filone “manovra stipendi”: solo un’ammenda per il club bianconero. L’ammenda ammonta a 718.240,00 euro. A riportare la notizia è Sky.
La Gazzetta ricostruisce
Una super multa di 718mila euro e la rinuncia a tutti i ricorsi. Il Tribunale federale battezza l’accordo trovato fra la procura federale e il club bianconero nell’udienza sulla manovra stipendi, il secondo filone nato dall’invio delle carte dell’indagine penale “Prisma” della procura della repubblica di Torino. A questo punto i dieci punti della penalizzazione delle plusvalenze sono da considerare passati in giudicato. Per scrivere l’ultima parola, però, bisognerà aspettare le decisioni dell’Uefa. «Ora si può guardare con maggiore serenità al futuro», ha commentato Gabriele Gravina“.
Il patteggiamento non è stato accettato da Andrea Agnelli, ex presidente della Juventus, e andrà a processo il 15 di giugno. La Gazzetta scrive:
Stralciata la posizione di Andrea Agnelli. L’ex presidente della Juve non ha voluto sottoscrivere la rinuncia al ricorso per le plusvalenze e andrà dunque a processo il 15 giugno. Tutti gli altri dirigenti ed ex dirigenti juventini hanno patteggiato“.
L’udienza tra la Juventus e la Procura Figc per la vicenda della manovra stipendi, dei rapporti con gli agenti e delle partnership sospette con altre società, è iniziata con un po’ di ritardo. I giudici hanno prima voluto attendere le motivazioni relative alla caso plusvalenze prima di esaminare il patteggiamento.

Nell’accordo di patteggiamento sono indicate le sanzioni da applicare ai dirigenti della Juventus coinvolti nella vicenda stipendi. Oltre alla multa di circa 720mila euro per la Juventus, ci sono 47mila euro per Fabio Paratici, poco più di 35mila per Pavel Nedved, poco più di 32mila per Federico Cherubini. Di seguito tutti gli importi delle ammende.

  • per la società Juventus FC Spa, euro 718.240,00 (settecentodiciottomiladuecentoquaranta/00) di ammenda;
  • per il sig. Fabio Paratici euro 47.000,00 (quarantasettemila/00) di ammenda;
  • per il sig. Pavel Nedved, euro 35.250,00 (trentacinquemiladuecentocinquanta/00) di ammenda;
  • per il sig. Federico Cherubini, euro 32.500,00 (trentaduemilacinquecento/00) di ammenda;
  • per il sig. C. G., euro 18.500,00 (diciottomilacinquecento/00) di ammenda;
  • per il sig. Paolo Morganti, euro 15.000,00 (quindicimila/00) di ammenda;
  • per il sig. Giovanni Manna, euro 11.750,00 (undicimilasettecentocinquanta/00) di ammenda;
  • per il sig. S. B., euro 10.000,00 (diecimila/00) di ammenda.

Il comunicato della Juventus: ”

“Juventus Football Club S.p.A. (“Juventus” o la “Società”) comunica di aver definito ad ogni effetto con gli organi della Giustizia sportiva il procedimento FIGC n. 336 pf 22-23 (relativo alle c.d. “manovre stipendi 2019/2020 e 2020/2021”, ai rapporti con taluni agenti sportivi, nonché a taluni presunti “rapporti di partnership” con altri club) a fronte dell’irrogazione di una sanzione pecuniaria pari a Euro 718.240,00 e della rinuncia alla presentazione di ricorso innanzi al Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI avverso la decisione emessa dalla Corte Federale d’Appello della FIGC in data 22 maggio 2023 nel procedimento relativo alle c.d. “plusvalenze”.

l Tribunale Federale Nazionale FIGC ha assunto, infatti, in data odierna la Decisione 0189/TFNSD-2022-2023 che, definitivamente pronunciando, dispone l’irrogazione della suddetta sanzione pecuniaria nei confronti della Società a seguito della proposta di “applicazione di sanzioni su richiesta dopo il deferimento” presentata da Juventus ai sensi dell’articolo 127 del Codice di Giustizia Sportiva FIGC che contempla, altresì, l’assunzione dell’impegno della Società di rinunciare alla presentazione di mezzi di impugnazione innanzi al Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI avverso la decisione emessa dalla Corte Federale d’Appello della FIGC in data 22 maggio 2023 nell’ambito del giudizio di rinvio n. 138/CFA/2022-2023 (procedimento n. 233 pf 21-21 relativo alle c.d. “plusvalenze”).

La Società, pur ribadendo la correttezza del proprio operato e la fondatezza delle proprie argomentazioni difensive ha ritenuto di accedere all’applicazione di sanzioni su richiesta ex art. 127 CGS nei termini sopra indicati nel miglior interesse della Società stessa, dei suoi azionisti e di tutti gli stakeholders (sia appartenenti al mondo dello sport che non). La definizione di tutti i procedimenti sportivi FIGC aperti consente infatti alla Società di conseguire un risultato certo, mettendo un punto fermo e superando lo stato di tensione e instabilità che inevitabilmente discenderebbe dalla prosecuzione di contenziosi incerti negli esiti e nei tempi, permettendo inoltre al management, all’allenatore della Prima Squadra e ai giocatori di concentrarsi sull’attività sportiva ed in particolare sulla programmazione complessiva della prossima stagione (sia con riferimento alle attività sportive che per quanto attiene ai rapporti di business con gli sponsor, le altre controparti commerciali e quelle finanziarie)”.

Dopo la notizia dell’accoglimento del patteggiamento, la Juventus corre in Borsa. A Piazza Affari il titolo guadagna il 7% a 0,31 euro.

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