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Allegri: «Giuntoli? Mai messo veto, non ho mai avuto il potere e neanche lo voglio avere»

In conferenza stampa: «Fiducia della società? Non è cambiato niente. Ho ancora altri due anni di contratto, con la società parleremo il 5 giugno»

Allegri: «Giuntoli? Mai messo veto, non ho mai avuto il potere e neanche lo voglio avere»
Mg Genova 22/08/2022 - campionato di calcio serie A / Sampdoria-Juventus / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri

Massimiliano Allegri in conferenza stampa prima del match contro il Milan. All’Allianz Stadium, la Juventus ospita i ragazzi di Pioli e spera di poter entrare nelle coppe europee. C’è ancora qualche speranza ma l’obiettivo è difficile da raggiungere.

Le parole del tecnico della Juventus riportate da Tmw:

«È stessa una settimana difficile, non bella guardando i risultati. Domani dovrà essere una bella serata davanti a uno stadio pieno, noi dobbiamo consolidare la classifica: quella sul campo che dice 69 punti, quelle che ci dà ancora qualche speranza per entrare in Europa. Poi prepareremo la partita di Udine».

Domani l’ultima di Allegri all’Allianz:

«Domani è l’ultima partita di questa stagione in casa. Domani è sempre Juventus-Milan e la partita di Empoli ha complicato il percorso».

Sui contrasti per la scelta di Giuntoli come direttore sportivo:

«Con la società siamo in linea su tutto. Io faccio l’allenatore, non ho mai avuto il potere e neanche lo voglio avere. La società fa le scelte e sono cose su cui non ho mai messo bocca e soprattutto mai messo il veto. Io sono molto aziendalista e tengo molto alla società per cui lavoro, io collaboro con tutte le persone che vengono messe a disposizione dalla società per me io ci collaboro perché il fine sono i risultati per la Juventus. Mi sembra una cosa abbastanza chiara, anzi grazie per la domanda perché il fatto che avessi messo un veto non mi piaceva molto. Io non ho il potere, sono cose che riguardano esclusivamente la società».

Gli errori di questa stagione secondo Allegri:

«Rispondere a questa domanda in 1 minuto è difficile. Credo che abbiamo lavorato con grande serietà e abbiamo altri 10 giorni in cui va lavorato con serietà. Bisogna ottenere il massimo come da dna della Juventus. A Empoli abbiamo sbagliato, abbiamo perso una partita non da perdere. Lo sappiamo. Venivamo dalla delusione di Siviglia, la classifica e i 10 punti tolti… Non abbiamo avuto la freddezza e la lucidità di capire che vincendo a Empoli blindavamo i posti in Champions, potevamo lasciare aperta la porta. Guardiamo domani, partita bella con il Milan, da raggiungere i primi 4 posti. Dobbiamo lasciarci la porta aperta per cercare di entrare in Europa».

Ad Allegri viene chiesto se si sente in bilico in questo finale di stagione e il valore di un’eventuale posto in Europa:

«Arrivare in Europa ora con dieci punti di ritardo credo sarebbe una cosa straordinaria. Ma il presente è domani, la partita con il Milan. Il risultato finale della stagione passa dalla partita di domani. Sappiamo che è una partita difficile, il Milan ha passato un periodo brutto ma la partita con la Samp gli ha girato a livello di umore. Noi veniamo da due sconfitte brutte, sta a noi avere la forza di ribaltare questo risultato».

Sulla fiducia con la società:

«Non è assolutamente cambiato niente, normale che quando mancano i risultati tutti ci facciamo delle domande. Ho parlato con la proprietà quattro giorni fa, l’ingegnere ha voluto farsi sentire vicino come sempre e sono state parole di sostegno, per farci capire che niente è perduto e prossimo andare in Europa. Sono parole che ci possono fare solo bene».

Sul contratto di Allegri c’è una clausola legata all’Europa?

«Ho altri due anni di contratto e mi impegnerò fino alla fine affinché la Juventus l’anno prossimo torni a competere per il campionato. Questo o decideremo il 5 giugno con il confronto».

Dimissioni?

«L’altra sera dopo Empoli abbiamo passato quattro giorni pesanti. La Juventus al momento è seconda in classifica, ha una classifica migliore dell’anno scorso. In un’annata difficile con tanti infortuni, da Pogba a Chiesa. Questi non sono alibi però al momento la Juventus ha migliorato la stagione dell’anno scorso».

Rassicurazioni dalla società:

«Con la società parleremo il 5 giugno quando tutto sarà finito perché al momento il presente è domani. Abbiamo già avuto troppe distrazioni in questi ultimi mesi, dalle sentenza, al CdA… Da novembre non è stata una stagione facile. Ai ragazzi ho chiesto di fare un buon risultato domani».

La cura Allegri per risollevare il morale della squadra:

«Quello che sarà l’anno prossimo non si sa. I giocatori sono concentrati, ho chiesto loro di tirar fuori energie. A Empoli abbiamo sbagliato nonostante si sia iniziato bene. La serietà di una squadra come quella di questo gruppo».

Su Vlahovic:

«I due punti interrogativi domani sono Vlahovic e Alex Sandro che non stanno benissimo, gli altri sono tutti a disposizione. Bonucci c’è».

Chiesa titolare?

«Chiesa è un giocatore importante che ha qualità tecniche. Sicuramente ha avuto delle difficoltà, il suo percorso rientra nella normalità per me. L’anno prossimo dovrà essere la stagione della consacrazione perché non è più un ragazzino. Domani ho un dubbio, potrebbe partire titolare».

L’appello ai tifosi per domani:

«Mi aspetto lo stesso clima che ci ha accompagnato per tutta la stagione. Potremo aver perso delle partite ma l’impegnò non è mai mancato. Ai ragazzi non ho niente da dire, potevamo vincere di più ma credo che la Juventus abbia un’ottima base per l’anno prossimo».

 

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