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De Laurentiis: «La cena con Spalletti? Una cena del buonumore, dell’amicizia e del ringraziamento»

In conferenza: «E’ chiaro che dovremo pensare al mercato, i nostri scouting per ora hanno guardato, annusato, analizzato, ne parleremo a fine campionato».

De Laurentiis: «La cena con Spalletti? Una cena del buonumore, dell’amicizia e del ringraziamento»
Foto Nicer

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis parla in conferenza stampa alle 12.30 per annunciare la data ufficiale dell’inizio della nuova e prossima stagione della SSC Napoli con il ritiro di Dimaro Folgarida. Sono presenti, oltre al presidente SSC Napoli Aurelio De Laurentiis, Roberto Failoni (Assessore al Turismo del Trentino), Maurizio Rossini (Ceo Trentino Marketing), Luciano Rizzi (Presidente APT Val di Sole) e Andrea Lazzaroni (Sindaco del Comune di Dimaro Folgarida), Valentina De Laurentiis e Alex Meret.

De Laurentiis passeggia nella sala stampa e chiacchiera con alcuni dei presenti prima dell’inizio della conferenza. In attesa che arrivino tutti e si possa partire il presidente prende la parola e rivolto ai giornalisti

«Volevo regalare il nuovo stecco Napoli, però poi ho visto che si era rotto il frigo e non vi volevo far venire la dissenteria a tutti e non lo avevano per tutti, ma è bellissimo, biancoazzurro»

Comincia la conferenza.

«Siamo qui per parlare del prossimo ritiro perché ci sono delle novità, quindi non mi sottoponete domande che fuoriescono dal discorso del ritiro, perché di calcio parleremo più in là, non c’è bisogno di parlare oggi. Abbiamo una partita importante contro l’Inter e ci saranno le solite conferenze. Altrimenti mi alzo e me ne vado, cosa che per rispetto non posso fare»

Introduce la figlia Valentina:

«Qui c’è mia figlia Valentina che da quando ci produciamo il materiale tecnico, con Armani che ci pregia di fornici il suo marchio, è diventata una colonna ormai della nostra società. Siamo partiti in un momento molto difficile del Covid. E’ stato un inizio complicato, feci accordi per il trasporto dalla Cina dei materiale, con un’azienza di Bergamo sui tessuti e siamo partiti con molte difficoltà e tutto il reparto tecnico mi chiedeva se alla prima giornata si rischiava di partire con le vecchie maglie? Invece poi abbiamo creato un’armonia attrezzandoci per questa novità anche professionale. Oggi come oggi è un asset molto importante, quando vedo la risibile situazione in squadre anche molto importanti guardo mia figlia e dico “siamo davvero una bomba, degli innovatori”»

Siparietto con Edo, figlio del presidente, che chiama De Laurentiis durante la conferenza.

Prende la parola Valentina:

«Ci aspettiamo enorme flusso di persone e nei sopralluoghi di ieri abbiamo valutato degli spazi più ampi, con dei servizi migliori e intrattenimento. Apriremo uno, forse due negozi. È una nuova era e volgiamo migliorare»

Riprende la parola De Laurentiis:

«Delle volte leggo sui giornali delle cose diverse, noi avevamo terminato il contratto e poi lo abbiamo esteso a questo ritiro, però oltre a questo anno abbiamo raggiunto un accordo per i successivi tre anni, quindi sono 4 ritiri in totale»

«Devo ringraziare Meret perché è sempre stato a torno criticato, mentre noi lo abbiamo sostenuto è ha fatto un campionato inequivocabilmente eccezionale»

Cominciano le domande della stampa.

Sulle nuove maglie con lo scudetto:

«Siamo coinvolti con 10 società che fanno tante attività diverse ed è possibile che non ricordiamo tutto, ma quest’anno finito quanti tipi di maglie abbiamo fatto?»

Risponde Valentina:

«Abbiamo fatto 3 tipi, poi quelle per giocare con la Uefa. Abbiamo fatto 9-10 maglie. Quest’anno c’è la prima, seconda e terza sia campionato che Europa, poi ci sarà Halloween e poi stiamo valutando delle altre novità. Durante il ritiro ci saranno alcune presentazioni»

De Laurentiis prosegue sul ritiro e sulle amichevoli:

«L’anno scorso tanti ci avevano invitato e offerto voli per andare a giocare fuori e io invece ho preferito pagare delle squadre, anche straniere, per non perdere giorni di ritiro. Ho detto “basta con le trasferte”. Ovviamente in Trentino giochiamo con squadre di livello minore per non sottoporre i calciatori a sfide importanti all’inizio della preparazione. Nel passato le squadre andavano in Cina per un giorno, poi in Australia, una follia. Una volta ci sono cascato andando a Miami e alla fine dovemmo convocare noi le persone per riempire lo stadio. Ricordo che ho speso 550 mila dollari per andare lì, preferisco darli a quelli dell’Emilia-Romagna»

Su quali giocatori ci saranno nelle gigantografie a Dimaro:

«E’ molto semplice, noi consideriamo i nostri calciatori molto importanti e nei miei 19 anni abbiamo sempre fatto degli aggiustamenti, anche l’altro anno ad uno di voi che sfruculiava che avevo venduto alcuni calciatori, dissi che avremmo provato a vincere il campionato, promessa mantenuta. Si può sempre fare di più, è doveroso, mi sono sempre divertito nella competizione sia nel cinema al 100% o come ora a mezzo servizio, che poi nel calcio, ma è chiaro che nel futuro colorato di azzurrissimo dovremo pensare al mercato. I nostri scouting per ora hanno guardato, annusato, analizzato, ma fino a quando non si finisce un campionato non si può dare un voto a tutti, ma in ogni anno c’è sempre stato qualcuno che andava e qualcuno che veniva, ma. proprio in quel di Dimaro o forse una settimana prima ci rivedremo per parlarne. Oggi come ora che risposta ti do?».

Quando ci direte della cena di venerdì? A fare la domanda è Antonio Giordano del Corriere dello Sport. De Laurentiis risponde:

«E’ stata una cena dovuta dal buonumore, una cena dell’amicizia e del ringraziamento. Ad un certo punto era quasi un giallo, sapevamo di aver vinto lo scudetto, ma quando? Pendevamo dalle labbra di altre partite. A Udine mi è venuta l’idea di festeggiare coi tifosi chiedendo di vedere la partita allo stadio e sono venuti in 54mila, un’esperienza meravigliosa. Chiaro che non puoi sempre metterti la medaglia e stare per forza al centro dell’attenzione, potevo collegarmi con lo spogliatoio in festa ma li ho lasciati soli perché era giusto godessero del momento, loro e l’allenatore, poi abbiamo fatto la celebrazione contro la Fiorentina e abbiamo fatto una manifestazione per cui dall’estero in tanti si sono complimentati, ora mi sto spaccando per fare la celebrazione della consegna della coppa, delle medaglie, il 4 giugno. Finita la partita i ragazzi si cambieranno la maglia, verrà montato il solito palco. Ne volevo montare tre, ma credo, forse, che ne monterò uno da 520 mq, non roba da poco, devo stare attento a non incasinarmi per quelli che allo stadio devono vedere la partita, metterò una decina di schermi più grandi di quelli dell’altra volta. E lì poi dopo la consegna dello scudetto partirà una celebrazione canora, coinvolgendo anche Spalletti e i calciatori fino a mezzanotte. Stamattina mi è venuta un’idea. Ho chiamato Fiorello, che mi invita sempre, e gli ho chiesto, pagandogli le spese, di montare la sua struttura allo stadio Maradona e di andare in diretta lunedì, da Napoli, e lì possiamo sbizzarrirci ad invitare altri ospiti, da mezzanotte alle due, lo ha già fatto con Sanremo. Probabilmente mi dirà di no, sicuramente, vedremo».

Giordano: la domanda però era diversa…. De Laurentiis:

«Ma tu sei paraculo? mi fai fare il paraculo pure a me?».

Il sindaco di Dimaro:

«Stiamo gestendo con Valentina De Laurentiis e Trentino marketing il giusto tributo per il risultato del Napoli in campionato».

De Laurentiis:

«Ti do un’idea. Compra mille maglie nuove da mia figlia del calcio Napoli e metti tutti quelli che lavorano negli alberghi e nei bar con questa maglia, che è un senso di ossequio, riconoscenza e amore».

Il sindaco risponde scherzoso:

«Stiamo valutando di vendere 1000 scarponi da sci ai dipendenti del Napoli».

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