La dura critica dopo la sconfitta per 3-0 in Europa League contro il Siviglia. Gran parte dei giocatori in rosa non hanno la mentalità e la qualità adatta
Ieri, nell’altro quarto di finale di Europa League, il Manchester United ha perso contro il Siviglia. Un sonoro 3-0 dentro lo stadio Sánchez-Pizjuán. La pesante sconfitta ha mostrato tutti i limiti della squadra di Ten Hag, che pure ha vinto la Coppa di lega.
Ma i quotidiani inglesi evidenziano la scarsa mentalità e l’inadeguatezza dei Reds Devil. Come ad esempio il Telegraph che scrive:
“Il Manchester United deve liberare il marciume al suo interno con cessioni importanti. Lo stesso si è detto per ciascuna delle quattro estati precedenti, risalenti a quando in panchina c’era Ole Gunnar Solskjaer che aveva promesso un cambiamento dopo una miserabile sconfitta per 4-0 contro l’Everton nell’aprile 2019“.
Si da l’onore delle armi a Ten Hag che ha comunque avuto la capacità di fare fuori qualcuno come Ronaldo. Un carisma che ricorda Ferguson. Tuttavia la storia recente del club è contraddistinta da indecisioni e indulgenze.
Gran parte dei giocatori presenti in rosa non hanno la qualità e la mentalità adatta ad un club come il Manchester United:
“Otto dei 14 giocatori che hanno giocato quel giorno contro l’Everton sotto Solskjaer – Anthony Martial, Victor Lindelof, David De Gea, Fred, Diogo Dalot, Scott McTominay, Phil Jones e Marcus Rashford – sono ancora nel club. Di quei giocatori, l’unico che lotteresti con le unghie e con i denti per trattenerlo è Rashford“.
Serve allo United una profonda ristrutturazione:
“Ovviamente, lo United non può lasciare che così tanti giocatori se ne vadano in una volta sola, ma deve esserci un sostanziale sgombero che tardivamente dia il tono per il futuro“.