“Metro di giudizio sballato e non uniforme”. “Incoerente tra falli anche simili, usa un metro diverso nelle sanzioni e nei fischi, fa arrabbiare tutti”.
Il Corriere dello Sport e la Gazzetta dello Sport giudicano non sufficiente la direzione di gara di Milan-Napoli di Champions League da parte dell’arbitro Kovacs. Per entrambi i quotidiani la sua prestazione merita 5 in pagella. Entrambi puntano il dito sulla gestione non uniforme dei cartellini, che non ha avuto altro risultato che far arrabbiare tutti, in campo.
Il Corriere dello Sport scrive:
“Non sufficiente la partita di Kovacs, sotto gli occhi del designatore Uefa, Rosetti: metro di giudizio assolutamente
sballato e non uniforme (il Napoli lamenta uno sbilanciamento 70/30), ha dato l’impressione di voler gestire il match (pochi fischi, niente gialli) salvo poi cambiare idea, senza una linea tecnico/disciplinare chiara. Il doppio giallo per Anguissa, a stretta norma supportabile, figlio di tutto questo. La mezza rissa finale anche”.
Il quotidiano sportivo sottolinea i due gialli in quattro minuti dati da Kovacs ad Anguissa, di cui il primo poco chiaro e quello per Di Lorenzo, assolutamente ingiustificato, date le proteste “assolutamente composte” del capitano del Napoli. Molto grave, invece, non aver ammonito Leao per aver spaccato la bandierina.
“Grave il mancato giallo per Leao, che spacca la bandierina per frustrazione, il cartellino è automatico”.
Non solo:
“Perdona Krunic (era diffidato anche lui) su Zielinski, poi Kim su Giroud e soprattutto Lozano su Theo (i due se
l’erano appena promesse)”.
La Gazzetta dello Sport è più o meno sulla stessa linea:
“Prima permissivo e tollerante. Poi anche eccessivo. Kovacs non ha convinto. Nel primo tempo derubrica cinque situazioni da giallo: Leao che spacca la bandierina, Krunic su Zielinski, Kim su Giroud, Theo che va a esultare a un centimetro dal viso di Lozano e lo stesso Lozano che dopo 2 minuti si vendica in mezzo al campo. Nella ripresa i cartellini si alzano anche troppo, da Mario Rui (9’) a quello mostrato a gara finita a Calabria che chiede lumi sul contatto Lobotka-Saelemaekers in area al 48’”.
E conclude:
“Incoerente tra falli anche simili, usando un metro diverso nelle sanzioni e nei fischi, fa arrabbiare tutti”.