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Mourinho: «La Roma è una squadra umile con un mister umile che cerca di ridurre gli imprevisti»

In conferenza: «Il rinnovo di Smalling? Non c’entra col mio futuro. Io sono io e Smalling è Smalling»

Mourinho: «La Roma è una squadra umile con un mister umile che cerca di ridurre gli imprevisti»
Db Torino 27/08/2022 - campionato di calcio serie A / Juventus-Roma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Jose’ Mourinho

Il tecnico della Roma, Josè Mourinho, ha presentato in conferenza stampa la sfida contro il Feyenoord

Il Feyenoord è la squadra che ha segnato più gol in Europa League, la Roma viene da tre clean sheet consecutivi. Questa è la fotografia della partita di domani?Il rinnovo di Smalling è un tassello anche per il suo futuro?

«E’ ufficiale il rinnovo? Se è così sarà ottimo per Smalling e per la Roma. Per lui perché è felice e ha trovato una consistenza che gli è mancata negli anni precedenti e per la Roma è ottimo perché è un giocatore che ha avuto un rendimento fantastico negli ultimi tempi. È un matrimonio fantastico per entrambi. Io sono io e Smalling è Smalling. Partita di domani non lo so, il Feyenoord è la squadra più forte del campionato, I numeri sono chiari. Sarà sicuramente campione tra qualche settimana, quando sei la squadra più forte vuol dire che segni più delle altre e loro lo fanno. Noi non siamo i più forti d’Italia né dell’Europa League, ma possiamo vincerla lo stesso. Giochiamo con quello che abbiamo, siamo equilibrati. Difficile dire che partita sarà quella di domani»

Ci sarà una staffetta tra i giocatori a gara in corso?

«Io penso partita per partita. Io gioco con la squadra che penso possa fare meglio. La gente che è in panchina è pronta per giocare il lavoro che si fa è per aver tutti a disposizione. Anche chi sa che non giocherà fa lo stesso lavoro dei titolari. I cambi automatici non è il nostro modo di gestire le cose, durante la gara cerchiamo la fiducia nel feeling tra i giocatori. Col Torino ho capito subito quando era il momento di cambiare Dybala. La gestione la facciamo noi come squadra e non io come allenatore».

Come dobbiamo interpretare la panchina di Pellegrini col Torino?

«E’ il capitano, è un giocatore importante. Ha fatto una panchina perché abbiamo deciso che in funzione del lavoro che avevo fatto era più importante per noi giocare con El Shaarawy e Solbakken. Per me non è cambiato nulla, se l’anno scorso è stato più decisivo. Vediamo… magari il meglio di Lorenzo sta per arrivare. Non ti dico se domani gioca»

Come stanno gli attaccanti?

«Benissimo, sono diventati papà. Tammy per la prima volta e Belotti per la seconda. Sono due ragazzi felici e io felice per averli. Lo chiedi perché non hanno giocato? Magari domani non giocano di nuovo ma io sono felice di averli entrambi»

In cosa è migliorato il Feyenoord?

«Non sono capace a pensare al Feyenoord di Tirana. Sembra che per voi è una cosa permanente, anche per loro. Per me il Feyenoord di Tirana è solo la Conference League che vedo a Trigoria. Mi fa ricordare quella partita ma la storia finisce lì. La Roma è una squadra umile con un mister umile che analizza gli avversari al dettaglio che cerca di sapere tutto e cerca di ridurre le cose impreviste del calcio. Li abbiamo analizzati, sono un’ottima squadra. Non è una squadra dove trovi dei difetti o dei punti deboli. Una squadra forte che fa tanti gol in Olanda e lo fa per la qualità dei suoi giocatori. Una squadra aggressiva che gioca in maniera diretta che sembra un po’ una contraddizione con quello che leggo. Il portiere è forte con entrambi i piedi, è una squadra che ha gente veloce e aggressiva. Un’ottima squadra, abbiamo eliminato due squadre di qualità: Salisburgo e Real Sociedad. E’ una squadra che motivazione e fiducia extra poiché vincerà il campionato tra qualche settimana»

Lo stadio ti preoccupa?

«Dipende, mi dispiace che i tifosi non siano qua. È un problema che qui si deve risolvere. Per la partita non sono preoccupato»

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