La visione artificiale potrebbe suggerire che un terzino destro generalmente si stanca e perde ritmo al 73° minuto osservando la dilatazione capillare del viso
Il mondo del calcio è stato già rivoluzionato dalla tecnologia, portando grandi risorse nelle società. I giocatori si possono allenare per mezzo di droni, grandi televisori, palloni intelligenti e grandi computer che contribuiscono alla preparazione atletica. Non solo, i migliori software permettono agli allenatori di accedere a grandi quantità di dati, ma la domanda è quale ruolo potrà avere in tutto questo l’intelligenza artificiale. Jason Stockwood, esperto di tecnologie della Oxford University e presidente del club inglese di League Two, Grimsby Town, scrive sul Guardian:
“La domanda più interessante è chiedersi come l’intelligenza artificiale possa migliorare le intuizioni e portare vantaggi nel calcio. Molti dei migliori club hanno scienziati e analisti che lavorano sulle prestazioni dei giocatori per ottenere un vantaggio, dal reclutamento all’allenamento, dalla dieta alle analisi delle partite“.
Il ricorso all’intelligenza artificiale è parte del successo di Brighton e Brentford, scrive. I due club inglesi sono rispettivamente 7° e 9° nella classifica della Premier League: sono le due sorprese di quest’anno del torneo inglese. Il Brighton, nel 2021, terminava la sua stagione 16°, mentre il Brentford l’anno scorso era 13°. Pare che entrambi i club cerchino, attraverso l’intelligenza artificiale, “giocatori sottovalutati nei mercati di tutto il mondo“.
Stockwood continua scrivendo che il calcio, come la maggior parte degli sport, “è una combinazione di arte e scienza“.
“AI potrebbe consigliare gli allenamenti ottimali prima della partita per sfruttare le vulnerabilità tattiche e fisiche della squadra avversaria. In futuro, tutti i dati storici delle partite in diretta potrebbero essere utilizzati per consigliare modi per schierarsi e giocare contro la squadra avversaria. Durante il gioco potrebbe essere possibile stratificare quei dati in tempo reale per ricevere consigli su come regolare la strategia. Ad esempio, la visione artificiale potrebbe suggerire che un terzino destro avversario generalmente si stanca e perde ritmo al 73° minuto osservando la dilatazione capillare del viso; l’intelligenza artificiale consiglierebbe di aggiungere una nuova ala sinistra d’attacco. L’analisi potrebbe identificare che un portiere potrebbe tendere a lanciare palloni alti più frequentemente nei primi nove minuti di una partita e consigliare di mandare palloni alti nel primo 10% di gioco. Potrebbe essere che l’alto rumore della folla, superiore a 90 decibel, possa far perdere la concentrazione ad alcune squadre, quindi troviamo un modo per aumentare il rumore della folla. Le ipotesi sono infinite”.
Anche il Liverpool, in un recente articolo pubblicato sulla rivista Wired, ha annunciato una collaborazione con Deepmind per “combinare visione artificiale, apprendimento statistico e teoria dei giochi per aiutare i team a individuare schemi nei dati che raccolgono“.
Con i computer è oggi possibile collezionare dati e avere un calendario di tutte le informazioni raccolte. Per Stockwood, unire queste risorse all’intelligenza artificiale significa cambiare il calcio:
“L’IA generativa e ChatGPT potrebbero essere l’ultimo pezzo del puzzle per creare un’adozione più ampia e ampliare i casi d’uso. Tra 10 anni gli allenatori potrebbero avere un assistente che consiglia loro informazioni e sostituzioni nel corso della partita“.
Il Liverpool potrebbe non raccogliere i frutti in questa stagione, ma questa prima mossa tecnologica potrebbe essere importante per il suo successo a lungo termine.