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La Procura della Figc chiede sei mesi di inibizione per Trentalange

Il tribunale, dopo circa tre ore di dibattimento, è ora in camera di consiglio e la sentenza dovrebbe arrivare in giornata

La Procura della Figc chiede sei mesi di inibizione per Trentalange
Db Milano 17/10/2022 - Gran Gala' del Calcio Aic 2022 / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Alfredo Trentalange

La procura federale della Figc, guidata da Giuseppe Chiné, ha richiesto sei mesi di inibizione per l’ex presidente dell’Aia, Alfredo Trentalange durante l’udienza presso il tribunale federale nazionale per il caso D’Onofrio. A riportarlo è l’Ansa . La richiesta della procura ha tenuto conto della continuazione tra gli illeciti contestati e dell’attenuante che si ormai dimesso da ogni carica Aia.

Il tribunale, dopo circa tre ore di dibattimento, è ora in camera di consiglio e la sentenza dovrebbe arrivare in giornata. Il legale di Alfredo Trentalange, Paolo Gallinelli ha dichiarato:

«Il deferimento era infondato già prima di oggi e tale rimane a mio avviso. Quello che poteva fare dal punto di vista ‘politico’ lo ha fatto dimettendosi per potersi anche difendere liberamente».

Sempre dall’Ansa si apprende che Trentalange non ha preso la parola durante l’udienza Figc sul caso D’Onofrio. Secondo quanto riferito dall’avvocato poi:

«La procura federale nel corso dell’udienza si è opposta all’acquisizione degli atti, tra i quali la carta intestata comparativa per dimostrare che le dichiarazioni fatte da D’Onofrio per essere autorizzate dal tribunale di Milano erano apocrife e false. E il tribunale ci ha dato ragione, respingendo la richiesta della procura e acquisendo gli atti».

Il riferimento è alla falsificazione dei documenti, da parte di D’Onofrio, per ottenere i permessi durante gli arresti domiciliari, raggirando, secondo la tesi della difesa, anche la magistratura ordinaria oltre che l’Aia.

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