Sono i clan che gestiscono, direttamente o imponendo il pizzo, la produzione e la distribuzione di bandiere. Giro d’affari che fa gola
In tempi in cui tra librerie e cinema si registra il successo di “Mixed by Erry” l’incredibile storia dei fratelli Frattasio antesignani del contrabbando musicale, ecco che si parla di contraffazione e camorra anche per le bandiere che a Napoli celebrano in anticipo il terzo scudetto. Scrive Repubblica che:
Dietro questo nuovo asset del commercio illegale, sospettano gli investigatori, si sta muovendo la criminalità organizzata. Sono i clan che gestiscono, direttamente o imponendo il pizzo, la produzione e la distribuzione di bandiere, magliette e altri vessilli con i colori e i simboli della squadra azzurra. Il giro di denaro è destinato ad aumentare con l’avvicinarsi della fase finale del campionato e le cosche sono decise a sfruttare al massimo questo filone di guadagno. La strategia è sempre la stessa: l’imposizione della merce ai venditori al dettaglio, la suddivisione delle zone.
Nelle ultime settimane, squadra mobile, carabinieri e Guardia di Finanza hanno intensificato i loro controlli.