Oltre mezzo miliardo di debiti dal 2016/17. La pandemia ha aggravato diverse situazioni, la Cina ha chiuso i rubinetti a Suning ma la proprietà ha bisogno di liquidità.
I bilanci dell’Inter continuano a segnare perdite economiche preoccupanti per il futuro del club. Tuttomercatoweb ha analizzato i bilanci del club dall’esercizio 2016/17. Fra le squadre di Serie A, l’Inter di Steven Zhang è forse il club che rischia molto più degli altri.
Prima del Covid gli sponsor che arrivavano dalla Cina riuscivano a tappare le perdite. Ma erano un cerotto applicato sul fondo di una barca che continua a riempiersi d’acqua. La realtà è stata un’altra e il post pandemia non ha fatto sconti al presidente Zhang. Per i primi tre anni la gestione Suning ha tenuto sotto controllo le perdite. Infatti si tratta di debiti relativamente contenuti per un club come l’Inter: -24,6, -17,7 e -48,4 nei bilanci.
Ma la mazzata, come già ripetuto ampiamente, arriva con il Covid. La pandemia ha aggravato debiti pregressi, bond rifinanziati e situazioni ereditate da amministrazioni precedenti. La Cina, con le sue restrizioni all’economica del paese, ha poi messo i sigilli ai rubinetti finanziari del gruppo Suning.
Il destino dell’Inter di Zhang è sempre più in bilico ogni giorno che passa. La continua ricerca di nuovi investitori non produce i frutti sperati e i debiti aumentano. Ricorda il noto portale di informazione sportiva:
“Nel 2020 il rosso è stato di 102,4 milioni, l’anno successivo è quello record da 245,6 milioni, nella passata annata il segno meno è 140 milioni.”
Per fare una breve panoramica, l’Inter ha debiti dalla stagione 2016/17 per circa 578,1 milioni, oltre mezzo miliardo:
2016-17: -24,6 milioni
2017-18: -17,7 milioni
2018-19: -48,4 milioni
2019-20: -102,4 milioni
2020-21: -245,6 milioni
2021-22: -140 milioni