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Cherubini: «il Paratici di 5 anni fa non prende Higuain a 90 milioni ma Jesus a 10 e lo rivende a 90»

Sul Corsera le altre intercettazioni della Juve. Il pentimento per Gonzalo: «Noi arroganti sul mercato, Chiesa chiede sempre aumenti economici»

Cherubini: «il Paratici di 5 anni fa non prende Higuain a 90 milioni ma Jesus a 10 e lo rivende a 90»
Db Torino 16/02/2020 - campionato di calcio serie A / Juventus-Brescia / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Gonzalo Higuain

Juventus, nell’inchiesta Prisma ci sono anche le intercettazioni della Guardia di Finanza che potremmo definire innocue. Oggi ne riporta alcune il Corriere della Sera. Pensieri e parole del mondo bianconero con i dirigenti preoccupati soprattutto dai tanti (troppi) soldi spesi dal club. Da cui emerge anche il pentimento per l’operazione Higuain che solo i tifosi del Napoli potevano definire una grande operazione di mercato.

Un luna park per i giocatori, visti gli stipendi, dallo sfogo di Federico Cherubini, in un’intercettazione con il manager dell’area finanza Stefano Bertola: «Il nostro peggiore guadagna come il migliore dell’Atalanta. Zapata prende 1,8 milioni… se compravamo un cane gli davamo 3 milioni e mezzo».

E per questo accusa il predecessore, Fabio Paratici: «Siamo stati arroganti sul mercato, perché il Fabio di 5 anni prima non prende Higuain a 90, prende Gabriel Jesus a 10, e lo fa diventare uno da 90».

«Cherubini afferma che quello di Federico Chiesa non gli sembra il profilo di un giocatore che può restare tanti anni alla Juve, a causa del suo entourage molto alla ricerca di sostanziosi aumenti economici».

Sullo shopping si sfoga lo stesso Agnelli, sempre con il ds: «Se metto in piedi, dal 2010 quando sono arrivato a oggi, le cazzate che abbiamo fatto gli ultimi tre giorni di mercato, abbiamo buttato nel cesso 60-70 milioni… Te lo dico così, spannometrico, da Anelka». E Cherubini: «Bentdner, il ritorno per la terza volta di Caceres».

Poi però, il pallone è pure cuori che battono e bandiere che sventolano, come emerge da una telefonata del 6 settembre 2021 tra Agnelli e John Elkann, ad di Exor, azionista di maggioranza, riassunta dai finanzieri: «Discutono su come far riavvicinare Alessandro Del Piero alla società».

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