In conferenza: «Abbiamo preso molte precauzioni, Kylian è tornato gradualmente. Dopo le prime due partite ha avuto 12 o 13 giorni di riposo».
L’allenatore del Psg, Christophe Galtier, difende in conferenza stampa la gestione del caso Kylian Mbappé. L’attaccante si è infortunato a Montpellier e dovrà restare fuori per circa tre settimane, saltando l’andata degli ottavi di finale di Champions League contro il Bayern Monaco. Questa mattina, L’Equipe adombrava dei dubbi sulla corretta gestione dell’attaccante francese dopo il Mondiale.
In assenza di Neymar e Mbappé contro il Tolosa, il reparto di attacco ruoterà attorno a Lionel Messi. Come riorganizzarlo?
«Automaticamente, ci sono molte connessioni tra Kylian e Ney, Kylian e Leo, Ney e Leo. Devo organizzare la squadra per sopperire all’assenza combinata di Kylian e Ney. Ruoterà tutto intorno a Leo. Un po’ come abbiamo fatto a Montpellier dopo l’uscita di Kylian. Leo sarà nelle zone che preferisce. Spetta anche ai giocatori intorno a lui che sostituiranno Mbappé e Ney alzare il proprio livello di gioco, cogliere le occasioni per giocare».
Hai usato diversi moduli dal tuo arrivo. Ti stai ancora barcamenando. Immaginavi che ci sarebbe voluto così tanto tempo per trovare la formula giusta?
«No, non ci è voluto molto, il nostro piano era molto chiaro all’inizio della stagione con una rosa al completo. Ma man mano che andavamo avanti, eravamo più leggibili, c’erano punti su cui non ero soddisfatto. Dopo il Benfica, abbiamo cambiato organizzazione per rendere più denso l’ambiente. Non mi sto barcamenando, cerco di trovare altri moduli in base alle sequenze delle partite, ai giocatori a disposizione».
Questa assenza e quella di Neymar rendono più difficile digerire l’episodio di Ziyech? Galtier
«Non ho problemi di digestione. Faremo con il personale che ho a disposizione, ho dei giovani in arrivo. Conoscevamo i vincoli. Il club ha fatto del suo meglio. I giovani ci sono e ci saranno nella sequenza delle partite. Siamo il Psg, abbiamo una forza lavoro di qualità. Chi non c’è viene sostituito da giocatori di livello internazionale».
Ha dei rimpianti per la costruzione della rosa (21, 22 giocatori più i giovani) la scorsa estate?
«No no, non abbiamo rimpianti, c’era la voglia di ridurre l’organico, dovevamo rinnovare l’organico. Eravamo molto vicini ad avere un giocatore in più. Non l’abbiamo capito, è così».