Su Twitter richiama il video di Javier Gomez: «stanno dopando i club, stanno iniettando denaro che i club non generano per spendere»
Il riferimento di Tebas, non così velato, è alla campagna acquisti del Chelsea. Il club londinese ha speso in maniera quasi impazzita a destra e a manca. Ha preso dall’Ucraina, ma anche dal Portogallo, dalla Germania, dalla Francia.
Dai numeri forniti da Calcio & Finanza, in Premier il totale dei trasferimenti registra un investimento di circa 820 milioni di euro. Dopo il campionato inglese, quello più spendaccione è la Ligue 1 con “soli” 124,9 milioni di euro spesi in questa finestra di mercato.
Un abisso fra la Premier e la Ligue 1, con la Liga che registra una spesa di “appena” 31,88 milioni.
Tebas non ci sta e su Twitter si scaglia contro i club inglesi :
«Si legge, la “forza” della @premierleague, ma non è così, è una competizione basata sulle PERDITE milionarie dei club, (il loro reddito ordinario non è sufficiente per loro) la maggior parte dei club sono “economicamente drogati “. Lo spiega Javier Gómez Corporate Director di @laliga.»
Leemos, la “fortaleza” de la @premierleague, pero no es así, es una competición basada en PERDIDAS millonarias de los clubes,(no les basta sus ingresos ordinarios) la mayoría de los clubes estan “dopados económicamente”. Javier Gómez Director Corporativo de @laliga lo explica. pic.twitter.com/rIfMOE1pI5
— Javier Tebas Medrano (@Tebasjavier) February 1, 2023
Cita Javier Gomez che nella Liga si occupa anche della sostenibilità del campionato spagnolo. Gomez afferma che in Inghilterra si fa un eccessivo ricorso ai capitali che arrivano dagli azionisti, un metodo a cui dovrebbe essere posto un limite:
«È vero che anche agli azionisti è permesso sostenere il club con certi limiti, mettere soldi in modo che possano spendere oltre di quello che il club stesso può generare. In Premier succede il contrario».
E continua:
«Né più né meno, stanno dopando i club, stanno iniettando denaro che il club non genera per spendere. Ciò mette a rischio la sopravvivenza di un club quando questo l’azionista se ne va e secondo noi è barare perché trascina verso il basso il resto dei campionati».