I quotidiani scrivono di contestazione al presidente del Napoli. Vero, ma non scrivono della reazione del pubblico del San Paolo.
Aurelio De Laurentiis ha provato a rubare la scena alla vigilia di Napoli-Bologna. Non immaginava che di lì a due ore Arkadiusz Milik – di cui ha peraltro detto un gran bene – avrebbe stravolto le gerarchie anche giornalistiche. Protagonista di una intervista con Paolo Mereghetti a Milano, il presidente del Napoli ha conquistato i media con una serie di dichiarazioni sullo stadio che per i tifosi del Napoli non rappresentano una novità. Certo non si era mai spinto a parlare di uno stadio da ventimila posti modello teatro, e non aveva mai rivelato quel che tutti sanno: e cioè che dalla tribuna d’onore del San Paolo non si vede un beneamato tubo. Ma chi segue il Napoli, e conosce il San Paolo, lo ha sempre saputo. Ha rilasciato una serie di dichiarazioni che oggi appaiono in bella evidenza sui quotidiani. Dichiarazioni cui, sui giornali, fanno da contraltare le contestazioni della tifoseria.
E quel che ha colpito noi è appunto la conversione giornalistica della serata allo stadio di Fuorigrotta. Dove sì i tifosi organizzati, soprattutto della Curva B, hanno lanciato cori contro il presidente del Napoli – addirittura hanno cominciato al primo minuto della partita -, hanno esposto lo striscione “settore popolare” in contestazione con i prezzi delle curve. Ma – ci perdonino per la presunzione – giornalisticamente la notizia è un’altra. La notizia è che il resto della curva e il resto dello stadio ha sonoramente fischiato quei tentativi di contestazione. E il resto dello stadio, sia pure di uno stadio con appena 21mila spettatori (quindi in linea con i progetti di De Laurentiis), è la stragrande maggioranza.
Perché, in fin dei conti, chi va allo stadio tifa per il Napoli. E risulta difficile per un tifoso del Napoli fischiare una squadra che vince in trasferta in Champions League e che recupera l’ennesima partita con il calciatore che è arrivato per sostituire il “traditore” (tra mille virgolette) Higuain.
De Laurentiis è un personaggio particolare, divisivo. Decisamente non amato, ma in fondo giudicato dai risultati. Ieri sera è stata la sua vittoria. In contumacia. Attaccato da chi fa del tifo un’attività politica e difeso dal corpaccione elettorale. Qualcuno magari avrà fischiato anche turandosi il naso. Ma ha fischiato. Eccome se ha fischiato i contestatori.