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Col suo “muso duro” Spalletti preserva il Napoli dalle critiche (CorSera)

Gli piace essere avanti, mira alto. Ha costruito una cortina attorno al gruppo: fa il filosofo e lo psicologo, non distrae energie 

Col suo “muso duro” Spalletti preserva il Napoli dalle critiche (CorSera)
Db Bergamo 05/11/2022 - campionato di calcio serie A / Atalanta-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

A Spalletti piace stare in cima alla classifica. Con il suo atteggiamento da duro difende il Napoli, preservandolo dalle critiche. Lo scrive Monica Scozzafava sul Corriere della Sera commentando le risposte spesso un po’ piccate dell’allenatore toscano del Napoli.

“La risposta è sempre pronta, può esser piccata ma difficilmente banale. Spalletti guarda oltre, gli piace essere avanti. Mirare alto. Adesso vira spedito verso una meta che la piazza partenopea aspetta da 33 anni, col suo modo di fare, un po’ spiccio e un po’ aulico, ha costruito una cortina attorno al gruppo: lo preserva dalle critiche, ne asseconda in qualche modo le esigenze, ma non è tipo da complimenti sperticati. Lui è più muso duro che corto muso, che invece è il marchio di fabbrica del suo carissimo nemico Max, il toscano di mare”.

Napoli-Juve è una sfida importante per la corsa allo scudetto. La Juve viene da otto vittorie consecutive, ma ha sette punti in meno del Napoli capolista. L’ultima volta che Spalletti e Allegri si sono trovati in campo, con una partita finita con la vittoria del Napoli, tra i due c’è stato un piccolo screzio davanti alle telecamere, con Spalletti che disse: «Una volta che ti batto, mi fai pure la morale?!». Da allora non si sono più parlati: venerdì si ritroveranno.

“Napoli-Juventus è la madre di tutte le partite nella tradizione popolare, ma è diventata anche la sfida tra due toscani che al netto delle scaramucce si sentono bravi e non rinnegano la stima reciproca, due uomini diversi ma ugualmente competitivi”.

Due atteggiamenti completamente diversi, quelli dei due tecnici.

“Lucio viaggia ancora con la testa, guarda orizzonti altissimi, sulle note dello spartito che più gli appartiene: la praticità, il cinismo ma anche l’estetica d’un calcio che finora è stato la migliore espressione in serie A, al di là della classifica. Si presenterà in panchina con la tuta d’ordinanza, come sempre. Col piglio autentico del toscano di campagna che non ne lascia passare una, ma col muso (stavolta) gentile e pronto a stringere la mano al caro amico Max. La notte del Maradona non va scalfita dalle tensioni; Lucio non distrae energie: motiva i suoi giocatori fino al fischio di inizio. Sì, Spalletti fa il filosofo e anche lo psicologo: è così che ha conquistato i suoi successi”.

 

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