Le Parisien su come la destra sta provando a manipolare il ruolo dell’ignaro Giroud, in contrapposizione all’“algerino” Benzema, ignorando il nero Tchouameni
La Nazionale francese è anche un terreno di battaglia politica, come nota Le Parisien in un articolo molto interessante. Che si apre col tweet di Jordan Bardella presidente del Fronte Nazionale (oggi si chiama Rassemblement National) il partito di destra lepenista. “Grazie Olivier Giroud, grazie Didier Deschamps, grazie alla squadra francese” dopo la vittoria sull’Inghilterra grazie al gol decisivo del centravanti del Milan.
Le Parisien fa notare che Bardella non ha salutato il magnifico gol di Tchouaméni calciatore di colore.
“Non sono un giornalista sportivo. Ho ringraziato tutta la squadra francese e ho fatto una menzione speciale a Olivier Giroud perché è stato, secondo tutti i commentatori, colui che ha segnato il gol decisivo. Mi congratulo con tutti”, si è difeso Bardella su Bfmtv.
“Quando è stato Kylian Mbappé a segnare una doppietta contro la Polonia, il mio tweet e la mia menzione speciale sono andati a Mbappé”, assicura colui che, in realtà, ha poi attribuito la sua menzione speciale anche a “Giroud il miglior cannoniere della storia”.
Per Le Pariesien la destra francese ha eletto Giroud a proprio simbolo. Un altro politico di destra, Eric Ciotti ha commentato la vittoria contro l’Inghilterra: un “grandissimo Lloris, un Giroud magistrale e una squadra solida”.
Il deputato del Ressemblement Julien Odoul ha twittato: “A differenza di Grouchy [generale napoleonico], Olivier Giroud arriva in tempo sul campo di battaglia! Stasera Waterloo per gli inglesi e semifinale per i Blues!”.
Il filosofo Robert Redeker su FigaroVox scrive un editoriale intitolato “Olivier Giroud, l’eroe della Francia ordinaria”.
“Guardando Giroud, la Francia sta guardando se stessa. Da questa riflessione, si aspetta risposte alle sue preoccupazioni più o meno identitarie. I suoi dubbi sulla sua sopravvivenza. Giroud è lo specchio di una Francia che crede di assistere alla sua lenta scomparsa, simile a un continente che sprofonda nelle acque”. Un implicito, ma chiaro riferimento al fatto che Olivier Giroud è bianco. (…) Lintellettuale, che accoglie ancora l’“ardore della fede cristiana” di questo “gallico refrattario che è riluttante ad arrendersi”. Evangelista, il numero 9 della Francia non ha mai fatto mistero di essere molto credente. In particolare, nel 2019 è stato caporedattore di un numero della rivista religiosa Jesus.
Sui social network, prosegue Le Parisien, sono girate molte foto di Giroud con la bandiera francese in mano, cui hanno fatto da contraltare quelle di Karim Benzema con una bandiera algerina.
Nel novembre 2018, il sindaco di Béziers, Robert Ménard, twittò, nel bel mezzo di una crisi sociale: “I Gilet gialli cantano la marsigliese a squarciagola. Sono le persone che amano Giroud, non le persone che lodano Benzema. »
“L’estrema destra sta sfruttando Olivier Giroud”, osserva Hermann Ebongue, segretario generale di SOS-Racisme e presidente di Sportitude, un’associazione partner del PSG che combatte il razzismo e il teppismo nello sport. “Ci sono molte cose non dette, non scritte. Ma l’estrema destra sta cercando di creare un’opposizione artificiale con Karim Benzema che sarebbe stato selezionato per la nazionale francese a scapito di Giroud”, continua.
“Olivier Giroud non sta cercando di essere un portabandiera, è contro le sue convinzioni ma non può impedirlo”, specifica, sbalorditoconvolto, l’entourage del giocatore.
“È completamente neutrale politicamente, le sue convinzioni religiose lo spingono ad amare tutti e che ci siano 10 rossi o 10 bianchi in campo per lui è del tutto ininfluente”. Le Parisien chiude ricordando che il giocatore del Milan è un ambasciatore di un’associazione che si batte per i bambini africani, per far avere loro un intervento chirurgico al cuore.