I precedenti dimenticati della sfida in terra sicula tra azzurri e rosanero. Quest’anno abbiamo selezionato tre sconfitte: non siamo scaramantici.
Riprendiamo con la nostra rubrica sui precedenti dimenticati. Un appuntamento fisso dello scorso anno che nelle prime due giornate della nuova stagione avevamo (momentaneamente) sospeso. Palermo-Napoli è scontro recente, le testimonianze video sono tutte riferite più o meno agli ultimi dieci anni. Prima, i due club hanno militato in categorie tendenzialmente diverse. L’anno scorso erano le due uniche squadre del Sud. Quest’anno si sono aggiunte Cagliari e Crotone. Sotto, le tre partite isolate dall’archivio di Youtube. Tre sconfitte per il Napoli. No, non siamo proprio scaramantici.
10/11/2007, Palermo-Napoli 2-1
Il Napoli torna in Serie A, è una buona squadra ma il Palermo è più forte. Nella stagione precedente, i siciliani hanno sfiorato la Champions League, e si ripresentano ai nastri di partenza per centrare proprio questo traguardo. Il Napoli, invece, è una matricola d’assalto con molti buoni giocatori. Ne viene fuori una partita bellissima, anche solo guardando la sintesi su Youtube. Una di quelle cose di calcio che è bello riguardare, un po’ perché non ti ricordi e un po’ perché poi ne esci appagato.
Fontana e Iezzo protagonisti, segna prima il Napoli con Bogliacino e poi il Palermo rimonta con una doppietta di Tedesco. Il gol dell’uruguagio è una chicca nostalgica: il colpo di testa che vale la rete gli costa un calcione in faccia e un’esultanza convulsa, con Hamsik che è indeciso tra il chiedergli come sta e la felicità per il vantaggio. Sarebbe successo ancora, a Cagliari, qualche anno dopo. Solo che lì era un 3-3 ben oltre il 90esimo. Alla fine di quella stagione, gerarchie stravolte: Napoli ottavo e Palermo undicesimo. Con appena due sostituzioni in panchina. Ci sono cose che proprio non riescono a cambiare.
23/4/2011, Palermo-Napoli 2-1
Sei giorni prima, una sconfitta interna con l’Udinese (il gol del futuro ex Inler e dell’ex e basta Denis, il rigore sbagliato da Cavani) aveva spento il sogno scudetto del Napoli. Il Milan è lontano, difficilmente si possono colmare sei punti in cinque partite. Quindi, pure se il Napoli va in vantaggio con Cavani (che segna dal dischetto il gol dell’ex), non ci crede più.
Già nel primo tempo, i sicilani prima pareggiano e poi vanno avanti: gran gol al volo di Balzaretti per l’1-1 (anche se il tiro è centrale e De Sanctis è lentissimo a scendere), poi grande azione Vazquez-Migliaccio e penalty trasformato da Bovo. Il Napoli, che si presenta con alcuni elementi vintage di altissimo spessore (la maglia blu notte, Cribari in difesa e Lucarelli in attaccno nella ripresa), non esiste già più. Il secondo tempo è un monologo rosanero, segno che la stagione è già praticamente archiviata. E infatti, gli azzurri rischieranno un po’ per il terzo posto matematico, ufficializzato solo alla penultima con il pareggio casalingo contro l’Inter. Terzo posto e ritorno in Champions. Senza scudetto, però.
14/2/2015, Palermo-Napoli 3-1
Più che un precedente dimenticato, questo è un precedente dimenticabile. Un San Valentino di sangue, per citare il titolo di un film horror. Horror come la prestazione del Napoli e soprattutto di Rafael, che all’improvviso decide di mettere in salita la partita e la stagione del Napoli di Benitez, che si stava riprendendo dopo l’inizio shock con sei vittorie consecutive tra campionato e Coppa Italia. Siamo al quarto d’ora: Lazaar supera appena la metà campo, e prova una conclusione senza senso. La palla rimbalza davanti al portiere brasiliano e poi entra in porta. È l’ultima goccia: nonostante le prodezze in Supercoppa non siano lontane più di due mesi, quella è l’ultima partita ufficiale giocata da Rafael con la maglia del Napoli. Ancora oggi è così.
Il resto della partita vive e scorre sul fatto che ormai è tutto compromesso. Il Napoli vive una di quelle serate abuliche e senza idee, il Palermo gioca sul velluto e trova il 2-0 con Vazquez e il 3-0 con Rigoni nella ripresa. Due grandi azioni, sempre eccezionale Dybala. Finirà 3-1 solo perché, nel finale, Gabbiadini si inventa una geniale deviazione di tacco su calcio piazzato. Partita pessima, vittoria dei rosanero. L’inizio della fine del Napoli di Benitez.
Il pezzo pubblicato l’anno scorso con altri quattro precedenti dimenticati
Palermo-Napoli è lo scudetto di Zenga, la palombella di Zauli e tantissimo Marek Hamsik