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El Mundo: «I giocatori spagnoli sono mediocri, nessuno di loro sarebbe titolare nel Portogallo»

“Quando si dimette Rubiales? E’ lui che dovrebbe lasciare, ma non lo farà. Il suo unico scopo è sopravvivere”

El Mundo: «I giocatori spagnoli sono mediocri, nessuno di loro sarebbe titolare nel Portogallo»
Doha (Qatar) 01/12/2022 - Mondiali di calcio Qatar 2022 / Giappone-Spagna / foto Imago/Image Sport nella foto: esultanza gol Alvaro Morata ONLY ITALY

“Senza entusiasmo, il calcio è una rottura di coglioni”. E la nazionale spagnola ha rotto la Spagna. El Mundo continua a battere il ferro caldissimo della crisi Mondiale. Dopo aver massacrato Luis Enrique, ora alza il tiro. E passa al presidente federale, Rubiales. Non prima di aver stroncato i giocatori: “Il livello è mediocre – scrive Inako Diaz-Guerra – la Spagna non ha stelle. Nemmeno una. Se questo Mondiale ci ha mostrato qualcosa, è che il livello dei nostri calciatori è mediocre. Difficile trovare uno spagnolo che giocherebbe nel Brasile, nella Francia, nell’Inghilterra o nel Portogallo. L’unico giocatore indiscutibile in un club veramente d’élite, Rodrigo, ha giocato fuori posto… ed è stato il migliore”.

E basta con sti sogni, scrive l’editorialista, “senza entusiasmo, il calcio è una rottura di coglioni”. “Per questo ci siamo gettati tra le braccia di Luis Enrique come se fosse lui il messia che si è rivelato non essere. Se hai Mbappé e Griezmann, non ti interessa Deschamps. Né Southgate, con Kane, Saka e Foden. Chi pensa al contributo di Fernando Santos mentre guarda Bruno Fernandes, Bernardo Silva e Joao Félix creare magie? Quando il tuo tridente è Ferran-Asensio-Olmo, è meglio che il tuo allenatore sia un alchimista”.

Luis Enrique, ha “un futuro più roseo” della nazionale che lascia: “Continuerà ad essere un grande allenatore e andrà in una grande società ogni volta che vorrà; i calciatori spagnoli continueranno a essere riserve in Champions League e titolari per l’Europa League. Con questo vimini, non c’è Luis de la Fuente che ti faccia un cesto. Ma nemmeno un sottobicchiere”.

E allora? E allora Rubiales: il cambio di ct “gli garantisce ciò che desidera di più: non fare rumore quando l’accumulo di fallimenti sportivi e scandali personali minaccia di seppellirlo”. Ha trovato i capri espiatori per la sua “disastrosa presidenza”. Quello che dovrebbe andarsene è lui, ma non lo farà. L’unico piano di Rubiales è sopravvivere”.

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