È una delle rose più vecchie in Qatar: Modric, Brozovic, Perisic, Kovacic. Eppure riesce a sfiancare gli avversari e portarli ai rigori
La Croazia , seconda ai Mondiali 2018, affronterà il Brasile, uno dei grandi favoriti, ai quarti di finale. A questo proposito, era abbastanza comprensibile che i croati volessero inserire il loro messaggio dopo gli ottavi per precauzione. Il difensore Dejan Lovren ha dichiarato:
“Oggi abbiamo mostrato al mondo che siamo tra i primi otto al mondo e che il 2018 non è stato solo un caso di fortuna”.
La Suddetusche evidenzia l’ottimo percorso della Croazia a Qatar 2022: la vittoria di ieri contro il Giappone è la conferma dell’ottimo lavoro della squadra europea.
“La Coppa del Mondo è iniziata per la Croazia con prestazioni non spettacolari nella fase a gironi. Una vittoria per 4-1 contro gli outsider del Canada, mentre due reti inviolate contro Marocco e Belgio sono bastate per qualificarsi come seconda del girone. E ci si chiedeva: i croati sono la stessa squadra del 2018, che ha perso contro la Francia solo in finale? O più come l’Europeo 2021, quando si parlava di una disputa tra vecchi e giovani prima degli ottavi di finale contro la Spagna? Fa qualcosa di diverso?”.
La rosa della Croazia è una delle più anziane al momento in Qatar. Ad eccezione di Josko Gvardiol, di gran lunga il più giovane finora utilizzato dalla Nazionale. Poi ci sono Lovro Majer e il terzino dello Stoccarda Borna Sosa, entrambi 24enni. Ma la chiave della squadra, scrive il quotidiano tedesco, “resta l’asse dei vecchi”: Lovren, Modric, Brozovic, 30 Kovacic, Perisic.
“C’erano tutti nel 2018, come l’allenatore Dalic. Manca molto solo l’attaccante Mario Mandzukic, che a 36 anni fa parte dello staff tecnico”.
Contro il Giappone era lecito aspettarsi i croati più stanchi e indeboliti rispetto al Giappone. La Suddetusche scrive:
“Secondo le statistiche della Fifa, hanno avuto quasi un centinaio di azioni di pressing in meno rispetto ai giapponesi, che hanno svolazzato in modo spettacolare sul prato, difeso e attaccato come uno sciame. I croati ci hanno messo contro esperienza e calma. I calci di rigore sono stati indicati”.