Le bande che si contendevano il territorio, la madre aveva una bancarella. Poi, il suo sinistro lo ha salvato. L’approdo in Europa
Tra le sorprese di questo Mondiale in Qatar 2022 c’è sicuramente il trequartista del Ghana Kudus. Nelle ultime ore La Nacion ha pubblicato un articolo sulla storia del giocatore:
L’infanzia di Kudus
Kudus è nato in un ambiente pericoloso, nell’agosto del 2000. A Nima, una zona di Accra, la capitale del Ghana. Il mix etnico e religioso prodotto dalla presenza di immigrati dal nord della Nigeria e del Burkina Faso, insieme alla privazione economica, ha generato la comparsa di bande e piccoli cartelli che fanno delle strade un campo di combattimento. Mariama, la mamma di Kudus, lavorava al mercato principale della zona e fin da giovanissimo il piccolo Kudus divideva le ore libere tra la bancarella della mamma e le strade dove giocava a pallone.
Pian piano il suo mancini gli ha consentito di allontanarsi dalla strada. Prima squadra lo Strongtower FC.
A 12 anni, gli insegnanti di Right to Dream scoprono il suo talento e lo invitano a unirsi al progetto di Tom Vernon scout del Manchester United in Africa. Un’accademia senza scopo di lucro.
Kudus è cresciuto lì sei anni. Poi, è andato a giocare alla periferia di Copenaghen, il Nordsjaelland acquistato tre anni prima da Vernon e Right of Deam. Sapeva che il benessere della sua famiglia dipendeva da ciò che poteva ottenere su un campo di calcio.
Il suo approdo ad Amsterdam
Da lì, è poi arrivato all’Ajax dove le cose non sono state subito semplici. La concorrenza e un paio di infortuni consecutivi – menischi e frattura costale – lo hanno tenuto lontano dai campi praticamente per tutta la stagione 21/22. Era sul punto di trasferirsi all’Everton, poi l’addio di Haller gli ha dato più spazio.