“Non si può confiscare una voce. Quella dell’Iran è stata ascoltata con forza”. Una vittoria di carattere supremo, una squadra di cui andare orgogliosi
“Non si può confiscare una voce. Quella dell’Iran è stato ascoltata con forza in un emozionante pomeriggio alla periferia di Doha che si è concluso con lacrime sugli spalti, lacrime in campo e tifosi del Galles che hanno applaudito i responsabili della probabile conclusione di un viaggio in Coppa del Mondo durato 64 anni”.
Lo scrive il Guardian commentando la vittoria del coraggioso Iran sul Galles per 2-0.
“Prima della partita di lunedì contro l’Inghilterra, i giocatori iraniani erano rimasti in silenzio durante l’inno, lanciando una potente protesta con conseguenze potenzialmente molto maggiori di un possibile cartellino giallo per una fascia al braccio. Oggi alcuni sono rimasti di nuovo in silenzio, alcuni hanno cantato e la maggior parte ha mormorato per farsi strada; un coro di dannati se lo fanno, dannati se non lo fanno. Intorno a loro, invece, il suono era inconfondibile e intensamente commovente. Fischi e fischi sono piovuti dai sostenitori dell’Iran che hanno inviato il loro messaggio al governo della repubblica islamica”.
Una tifosa ha mostrato una maglia da calcio iraniana con impresso il nome di ‘Mahsa Amini. Aveva lacrime macchiate di sangue disegnate sul viso ed è stata fermata dalla sicurezza dello stadio, che le ha confiscato la maglia.
“Ordini del Qatar o della Fifa?” si chiede il quotidiano inglese, e scrive che ogni bandiera portata nello stadio è stata ispezionata dalla sicurezza prima di essere ammessa all’interno. Tutto ciò che recava messaggi di sostegno al movimento di protesta è stato sequestrato.
“Cosa passava nella mente dei giocatori iraniani”? Sono stati minacciati di una terribile punizione per non aver cantato l’inno. Uno dei calciatori più famosi in Iran, Voria Ghafouri, è stato arrestato dalle forze di sicurezza che lo accusavano di diffondere propaganda contro il regime. Non sorprende che l’allenatore, Carlos Queiroz, abbia risposto bruscamente a una giornalista della BBC che gli poneva domande politiche.
“I calciatori iraniani hanno risposto con una loro potente dimostrazione di sfida”.
Hanno ampiamente meritato la vittoria sul Galles, è stata una vittoria “di carattere supremo e consumata professionalità date le circostanze”.
“Un membro della squadra non è riuscito a trattenere le lacrime dopo, asciugandosi il viso con la maglia mentre i giocatori iraniani si imbarcavano in un meritato giro d’onore che ha attirato calorosi applausi sportivi da parte dei tifosi del Galles che cuocevano sotto il sole del primo pomeriggio”.
Al termine della partita, Queiroz ha detto: “Questa partita è stata un regalo per i tifosi iraniani del nord, del sud, dell’est e dell’ovest, per tutti loro”.
Il Guardian scrive:
“I loro tifosi erano uniti nel sostegno indiscusso di una squadra di cui essere orgogliosi. Lontano dal gioco, purtroppo, è una questione molto diversa”.