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Persino l’Italia avrebbe battuto Qatar e Iran (battuto 6-2 dall’Inghilterra)

In campo prosegue il grottesco visto fuori. Inghilterra fortissima ma l’Asia calcistica (in attesa della Corea) è stata molto deludente. L’Iran meglio del Qatar

Persino l’Italia avrebbe battuto Qatar e Iran (battuto 6-2 dall’Inghilterra)
England's forward #09 Harry Kane (L) and Iran's defender #08 Morteza Pouraliganji collide during the Qatar 2022 World Cup Group B football match between England and Iran at the Khalifa International Stadium in Doha on November 21, 2022. (Photo by Jewel SAMAD / AFP)

Persino l’Italia avrebbe battuto Qatar e Iran. Persino con Insigne numero dieci. Sono frasi forti, ce ne rendiamo conto. Soprattutto all’indomani della sconfitta contro l’Austria, con domande post-partita formulate per non creare ulteriori incidenti diplomatic. Ma è la verità. Le prime due partite del Mondiale sono state in linea col grottesco-ridicolo che fin qui il mondo calcistico ha deciso di ingoiare pur di mandare avanti il circo. È un problema dell’Occidente, come ci ha giustamente ricordato Barbara Bibbò giornalista presso le Nazioni Unite a Ginevra ed ex producer per Al Jazeera. E non sempre è una questione di soldi, di bigliettoni (tanti). Le federazioni di Olanda, Inghilterra, Galles, Germania, Danimarca, Germania e Svizzera, Belgio hanno barattato la difesa dei diritti civili per un’ammonizione. Non esistono parole per un comportamento del genere: ignominia è poco. Invece di presentarsi tutti con la fascia arcobaleno al braccio, hanno rinunciato. Lo squallore elevato a potenza.

In campo, ci siamo sorbiti le performance ieri del Qatar e oggi dell’Iran che almeno ci ha emozionato perché i calciatori non hanno cantato l’inno nazionale come dimostrazione di sostegno alla protesta che da settimane sta incendiando l’Iran degli ayatollah. Il Qatar perderebbe con squadre di centro classifica di Serie B. L’Iran (che in confronto al Qatar è il Real Madrid di Puskas, Gento e Di Stefano) è stato scherzato dall’Inghilterra che ha segnato sei gol ma avrebbe potuto farne venti. Probabilmente – lo speriamo per loro – la Nazionale di Queiroz ha pagato anche l’emozione. Qualche giocatori gli iraniani ce l’hanno. E infatti sul 4-0 proprio il migliore, Taremi, ha segnato un bel gol, di destro, su assist di Ali Gholizadeh. Nel finale il rigore del 6-2. L’altra stella, Azmoun, voce politica dissidente, è stata tenuta in panchina fino al 72esimo da Queiroz che non ci sembra proprio un cuor di leone, e nel finale Pickford gli ha negato il gol.

Prima era stato un monologo, con gol di Bellingham, Saka, poi Sterling in spaccata su assist di Kane, e infine ancora Saka. L’Inghilterra ha offerto una buona impressione, anche se si è distratta per una decina di minuti e se l’avversario non era assimilabile al Brasile. Ma Rice-Bellingham a centrocampo praticamente non può permetterseli nessuno. Per non parlare dell’attacco. Va tenuto in considerazione che solo al 70esimo sono entrati Rashford, Grealish e Foden, poi anche Callum Wilson. Non male come panchina. Rashford ha impiegato trenta secondi per segnare. E infine Grealish su assist di Callum Wilson. Prima del rigore al 12esimo minuto di recupero. È finita 6-2.

Sullo spettacolo calcistico di ieri caliamo un velo pietoso. Per l’Asia calcistica aspettiamo la Corea del Sud di Son e Kim. E forse il Giappone. Non ci aspettiamo molto dall’Arabia Saudita.

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