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La Gazzetta fa training autogeno: “Napoli attento al Mondiale”. “Milan operazione rimonta”

“Dopo una sosta di quasi due mesi, ripartirà un’altra gara. A Milano contro l’Inter e poi venerdì 13 contro la Juve: i napoletani sono scaramantici”

La Gazzetta fa training autogeno: “Napoli attento al Mondiale”. “Milan operazione rimonta”

La Gazzetta, comprensibilmente, deve tenere su l’umore dei suoi lettori naturalmente depressi. In prima pagina spara il titolone fantasy “Milan formula rimonta”. Sopra, piccolino, il richiamo di un editoriale: “Spalletti in volo ma occhio allo stop”. Il giornalismo, soprattutto in Italia, ormai non è più cronaca. La cronaca è superata, il web ha travolto tutto. Bisogna interpretare, massaggiare, fornire visuali interpretative. E la Gazzetta non si sottrae. Va oltre: quella di oggi è un’operazione di training autogeno. Ricorda Rocky Balboa contro Ivan Drago: “Non fa male, non fa male”.

Nell’editoriale richiamato in prima pagina la Gazzetta scrive:

sul più bello si spengono le luci, la musica è finita, gli amici se ne vanno, arrivederci al 2023. C’è la lunga parentesi della Coppa del Mondo, Spalletti ne presta cinque alle nazionali in Qatar, nemmeno tantissimi. Qui ci sarà la vera incognita: dopo una sosta di quasi due mesi, ripartirà un’altra gara. L’11 è magico, nella smorfia napoletana significa i topolini, ma anche le trasformazioni, la maturità spirituale. Ecco, Osimhen e compagni dovranno dimostrare di aver raggiunto l’equilibrio necessario per non sbandare nel resto del cammino: in A mancheranno 23 giornate, non pochissime. Ieri pomeriggio, chi insegue ha di sicuro studiato con curiosità il quarto d’ora di tremarella che dal 3-0 è sfociato nel 3-2. Dettaglio interessante soprattutto per Spalletti, bravo a lavorare pure sugli errori. In altre occasioni recenti il Napoli si è ritrovato da solo al comando: possono raccontarlo Sarri e lo stesso Luciano, senza però riuscire nel successo finale.

Il ricco vantaggio fa immaginare che a giugno possa esserci l’ora di Napoli. Ma in una stagione così sincopata, mai vista prima, sarà meglio navigare a vista. Spalletti alla ripresa del 4 gennaio se la vedrà con l’Inter a San Siro, poi venerdì 13 – gli scaramantici napoletani sono autorizzati a toccare ferro – è il turno della Juve al San Paolo. Tutto bello e affascinante, ma attenzione: anche per il Napoli gli esami non finiscono mai.

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