Si va verso il tutto esaurito anche per l’ultima stagionale al Maradona che quest’anno ha cambiato decisamente volto, è tornato il dodicesimo uomo
Cinquantamila spettatori per Napoli-Udinese l’ultima partita della stagione al Maradona. È decisamente cambiata l’aria allo stadio di Fuorigrotta. Appena pochi mesi fa si respirava tutt’altro clima nell’impianto che da un anno è stato intestato a Diego Armando Maradona. Nonostante gli ottimi risultati, l’atmosfera era pesante. Quest’anno, invece, sin dalla prima partita (contro il Monza) lo stadio di Napoli è stato pieno e vitale con un entusiasmo che era dimenticato. E non a caso per sabato alle 15, quando si giocherà Napoli-Udinese, siamo vicini al tutto esaurito, con qualche tagliando disponibile qua e là. Saranno cinquantamila gli spettatori che assisteranno e sosterranno il Napoli capolista.
Cinquantamila spettatori per Napoli-Udinese, dunque.
Qualche settimana fa sul Napolista pubblicammo un’analisi sul cambiamento del pubblico del Maradona.
Dopo circa vent’anni, sabato, sono tornato allo stadio.
Nel dopo partita rientrando a casa mi hanno accompagnano tre “sensazioni” molto positive.
La prima è relativa alla bella atmosfera vissuta fuori e dentro il Maradona.
Ho rivisto, con gioia, tanti bambini, ragazzi e ragazze, giovani coppie riempire lo stadio. Sinceramente non me l’aspettavo.
Attenzione però alla riproposizione di vecchi luoghi comuni sui tifosi napoletani.
Quel pubblico non vive di “pane e pallone” come con pigrizia intellettuale si continua a scrivere. Non sono “tifosi a prescindere” che affollano lo stadio perché “innamorati eterni” di questa squadra. Sono nella stragrande maggioranza, come in tutta Italia, clienti e spettatori esigenti, prima che tifosi. Come al cinema, al teatro o ad un concerto scelgono, di volta in volta, se e quale biglietto acquistare. Non c’è dunque da farsi illusioni. Se non si innalza stabilmente la qualità media dello spettacolo offerto sui nostri campi da gioco ‘a nuttata è difficile da “passare” per il calcio italiano.