ilNapolista

Juve, quando Cherubini scriveva: «Paratici fa un eccessivo ricorso a plusvalenze artificiali»

Su La Stampa il quadernetto sequestrato dai finanzieri. Cherubini ha detto agli inquirenti che erano «solo appunti per un incontro tra noi»

Juve, quando Cherubini scriveva: «Paratici fa un eccessivo ricorso a plusvalenze artificiali»
Db Torino 28/08/2021 - campionato di calcio serie A / Juventus-Empoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Andrea Agnelli-Pavel Nedved-Federico Crerubini

La Stampa torna a scrivere dell’inchiesta che vede coinvolta la Juventus per plusvalenze e stipendi. Tra i documenti sequestrati dalla Guardia di Finanza nella prima perquisizione effettuata negli uffici del club torinese, nel novembre 2021, c’è un quaderno manoscritto di proprietà di Federico Cherubini, attuale uomo mercato bianconero. Il titolo è emblematico: «Il libro nero di F. Paratici». In esso c’è un’annotazione riferita all’ex direttore sportivo della Juve, oggi al Tottenham.

“All’interno vi sono contenuti i rilievi mossi alla gestione dell’attuale dirigente del Tottenham, indagato nell’inchiesta Prisma, all’epoca numero uno dell’area tecnica della società bianconera dal suo successore (in quel periodo vice). Tra i vari appunti, una scritta in evidenza a caratteri maiuscoli, l’unica tra le altre. Si legge: «Eccessivo ricorso a plusvalenze artificiali». Segue a lato: «Beneficio immediato, ma carico ammortamenti»”.

Cherubini ha confermato, davanti agli inquirenti, che il quaderno è suo, lo ha scritto lui. La sua annotazione è in qualche modo una conferma della tesi accusatoria, ovvero che la Juve ha sovrastimato le quotazioni di alcuni giocatori per un lungo periodo e lo abbia fatto con consapevolezza, per aggiustare il bilancio in sofferenza.

“Cherubini (non indagato), nell’interrogatorio davanti ai sostituti Mario Bendoni e Ciro Santoriello e al procuratore aggiunto Marco Gianoglio ha dato una spiegazione alternativa (per non dire opposta) a quella della ricostruzione dell’accusa. E cioè – in sintesi che «quel manoscritto era un pro-memoria in vista di un incontro che doveva avere con Paratici in cui si sarebbe parlato di calcio e non di finanza e bilanci». Rispetto al suo predecessore Cherubini avrebbe «preferito» fare plusvalenze su giocatori adulti e «non sui giovani che potevano invece essere valorizzati ulteriormente» magari trattenendoli nelle fila bianconere ancora un po’ accrescendo il loro valore”.

Il direttore sportivo ha anche sottolineato che in quel periodo storico la pratica era comune a tutti i club.

 

ilnapolista © riproduzione riservata