ilNapolista

Il ritornello degli invidiosi: “Tanto Spalletti va a sbattere”

Fegato amaro a Roma per la vittoria del Napoli di Luciano. Qualche fuoco amico anche da noi. La verità è che il suo Napoli è un esempio

Il ritornello degli invidiosi: “Tanto Spalletti va a sbattere”
Db Roma 23/10/2022 - campionato di calcio serie A / Roma-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

Povero Spalletti. Dalle parti di Roma la sconfitta di domenica sera è stata vissuta come una doppia offesa. Perché a vincere è stato il Napoli, naturalmente, diventato il nemico numero uno, e soprattutto perché l’allenatore degli azzurri si chiama Luciano Spalletti.

Si consolano, i romanisti, ripetendo come un mantra: “Tanto poi, tra un po’ Spalletti ‘romperà’”. Vogliono dire che l’ex allenatore della Roma condannato al vituperio perché avrebbe costretto Francesco Totti a pensionarsi, a un certo punto porta la squadra a sbattere. Come il cavallo che, in testa, all’ultima curva rompe, in una corsa di trotto.

Questo desiderio degli avversari – ma diciamocelo che è stato anche il timore o l’augurio di una parte di ultrà della curva del Maradona fino agli inizi di agosto – si sposa anche con le aspettative delle grandi tifoserie delle squadre del Nord (Juve, Milan e Inter) che albergano nelle redazioni dei grandi giornali.

“Chissà cosa accadrà alla ripresa dopo i Mondiali”. Addirittura la Juve, oggi sotto di dieci punti rispetto al Napoli, fino a ieri sera veniva data in ripresa e lanciata a risalire velocemente la vetta della classifica.

Ma perché la lunga pausa del campionato dovrebbe essere foriera di lutti e sciagure per il Napoli? Anzi dovrebbe dimostrare che “a un certo punto del campionato” Spalletti va a sbattere?

Da tifoso mi amareggia la congiura degli invidiosi incarogniti. C’è la fatwa contro Napoli e i napoletani anche tra le altre tifoserie, come siamo abituati a sopportare quando si gioca sugli altri campi. E c’è una squadra e una città che sono il fiore all’occhiello del bel calcio e del sostegno dei tifosi a questa squadra che fa divertire.

Del resto, in tempi di discriminazioni razziali e di genere, noi siamo un esempio per tutto il mondo. Ma quale allenatore di una squadra del pianeta si presenta in conferenza stampa con un mazzo di fiori dedicandolo alle donne che un Iran rivendicano libertà e diritti? Quell’allenatore si chiama Luciano Spalletti.

ilnapolista © riproduzione riservata