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“La Fiorentina e il sindaco dicono che Firenze non è xenofoba, ma i fatti raccontano altro”

Il commento del CorSport al video dell’aggressione al tifoso dell’Inter: “Un’altra pessima pagina di sport. L’ennesima che ha visto protagonista il Franchi”

“La Fiorentina e il sindaco dicono che Firenze non è xenofoba, ma i fatti raccontano altro”

“La Fiorentina e il sindaco dicono che Firenze non è xenofoba, mai i fatti raccontano altro”.

Il Corriere dello Sport commenta la vergogna del Franchi. Ieri, in rete, circolavano i video che ritraevano alcuni “tifosi” della Fiorentina mentre aggredivano un tifoso dell’Inter colpevole di indossare la maglietta della sua squadra. Un’aggressione in branco, in mezzo a urla subumane e violente: «Buttalo di sotto!».

Il quotidiano sportivo la definisce l’ennesima pagina di sport che ha visto protagonista lo stadio di Firenze.

“Un’altra pessima pagina di sport. L’ennesima che, nel recente passato, ha visto protagonista l’Artemio Franchi di
Firenze, teatro anche sabato sera di alcuni episodi di faccia a faccia e, stavolta, di contatti fisici tra la tifoseria viola e
quella dell’Inter”.

Gli episodi di violenza, razzismo e tifo becero, al Franchi ormai non si contano più. E il tifo organizzato non c’entra niente. Tutto è accaduto nella gradinata Maratona, dove erano presenti sia tifosi della Fiorentina che tifosi dell’Inter. Il CorSport ricorda quanto accaduto negli ultimi mesi e l’anno scorso. Un comportamento che, appunto, ormai caratterizza il Franchi. Quasi fosse diventato normalità. Hanno un bel dire Nardella e la Fiorentina quando evidenziano che Firenze non è né facinorosa né xenofoba. I fatti, scrive il quotidiano sportivo, dimostrano tutt’altro.

“Una serie di comportamenti, quelli messi in atto negli ultimi mesi, dai quali la Fiorentina e il Comune di Firenze (nella persona del sindaco Nardella) hanno sempre preso le distanze, evidenziando come Firenze non sia una città facinorosa o peggio ancora xenofoba ma abbia spesso dato prova di essere d’esempio, a livello sportivo e non solo. I fatti recenti tuttavia raccontano ben altro”.

Sullo stesso quotidiano sportivo, in un’altra pagina, Marco Evangelisti scrive:

“Firenze non merita che la sua parte peggiore diventi il tutto, nella visione di chi arriva lì a guardare una partita o a disputarla. Per quanto frustranti e talvolta dolorosi possano essere un torto arbitrale, un gol dubbio incassato all’ultimo istante, una soddisfazione stroncata. E se proprio non si può redimerla, quella parte peggiore composta da tifosi fasulli isoliamola e lasciamola fuori a rappresentare sé stessa. Questa è prassi, non retorica”.

 

Ieri scrivevamo così a proposito dei video della vergogna.

Vergogna Franchi, ancora una volta. Lo stadio della Fiorentina si conferma un brutto posto, sicuramente non il miglior luogo dove godere semplicemente dello spettacolo del calcio, anzi, forse il peggiore.

Voci di uomini, ma anche di donne, ottenebrati dalla ferocia, dalla violenza, tutto ciò che in uno stadio non dovrebbe mai entrare. Cose che, però, nello stadio di Firenze, sembrano proprio di casa. Come gli insulti razzisti alle tifoserie avversarie, prime fra tutte quella del Napoli. Come gli insulti razzisti, come i cori contro Spalletti e il tentativo di schiaffeggiarlo. Come il piccolo Antoine, che solo qualche mese fa fu costretto a indossare la maglia del Napoli al contrario, perché i tifosi della Fiorentina evidentemente non sono abituati alla convivenza pacifica con altre tifoserie, neppure quando si tratta di bambini.

 

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