Bacca e Birsa eccezionali insieme a Mertens, da bollino rosso le prestazioni di Ranocchia e Marcehtti. E pure del nostro Koulì
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Bacca (Milan) – Tre gol all’attivo: il primo, in tuffo di testa, il secondo da vero centravanti spietato, rapido a sfruttare l’errore altrui, il terzo, con glaciale freddezza su calcio di rigore. Se il Milan lo avesse ceduto al West Ham avrebbe commesso un crimine, privando il nostro campionato di un campione.
Mertens (Napoli) – L’eterno panchinaro si fa trovare sempre pronto. È l’uomo della svolta. Entra ed in 3 minuti rianima il Napoli con una doppietta, lanciando la sfida all’allenatore Maurizio Sarri. Ora l’evanescente e inconcludente Insigne trema
Birsa (Chievo) – Abile centrocampista dai piedi buoni, nel primo tempo offre una palla con i fiocchi per Meggiorini. Nel secondo tempo si scatena: uccellati Ranocchia e D’Ambrosio, realizza il primo goal con un destro chirurgico. Spettacolare il 2-0 che lascia di sasso Handanovic.
Flop
Ranocchia (Inter) – Incerto, lento, insicuro. Rischia grosso per un fallaccio al limite dell’area di rigore che l’arbitro non vede. Beffato da Birsa in occasione del primo goal del Chievo. Nel finale si divora il goal dell’eventuale 2-1 che avrebbe riaperto la partita.
Koulibaly (Napoli) – Se questo è il giocatore ammirato nello scorso campionato, definito dalla stampa specializzata come il nuovo Thuram, va immediatamente impacchettato per Conte. Dormiente sul primo goal, in evidente ritardo sul secondo gol.
Marchetti (Lazio) – Ci mette davvero tanto del suo, in occasione dei primi 2 goal dell’Atalanta. Riapre una gara già chiusa.