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Il Napoli di De Laurentiis può migliorare ma è una certezza

Il Napoli è una piccola-media impresa di valore. Dissento da Carratelli e dal suo giudizio negativo ma anche dai toni di Gallo.

Il Napoli di De Laurentiis può migliorare ma è una certezza
De Laurentiis

Meno male. Meno tre. Domenica ricomincia il campionato. Finisce il calcio delle favole. Quello degli acquisti da sogno. Annunciati tutti i giorni dai bene informati. E tutti smentiti il giorno dopo. Per lasciare il campo al calcio dei goal. Visti e rivisti sul campo e in tv. Dentro il grande tourbillon di fuochi d’artificio di luglio ed agosto un riferimento di serietà. E lo dico con convinzione estrema. Questo riferimento è stato Aurelio De Laurentis. Che non ha abboccato all’amo delle promesse roboanti. Difendendo a spada tratta quanto fatto negli ultimi sessanta giorni. Per carità, anche io penso che il Napoli calcio dovrebbe attrezzarsi meglio sul piano organizzativo. Anche per essere sempre pronto a mettere in campo piani operativi di riserva di fronte a situazioni imprevedibili. Ma la fermezza con cui il Presidente ha tenuto la barra dritta, quando tutti i possibili venti imperversavano mossi dal ciclone Higuain, va certamente ammirata. E se poi Milik esplodesse? Se poi l’accoppiata Gabbiadini-Milik facesse una trentina di goal? Ebbene chi ha gridato al lupo al lupo avrà di che esser coperto di scorno. E se ancora Piotr Sebastian Zieliński (su cui scommette un intenditore del calibro di Gianni Mura) si dimostrasse quel campioncino che potenzialmente potrebbe essere? Cassandre e disfattisti del nord, del centro e del sud dovrebbero cambiare mestiere.

L’Italia è uno strano paese. Povero di grandi industrie, negli anni del boom (ma ancora oggi) si affidò con successo alla piccola e media impresa. Così io vedo la società Napoli calcio. E così, anche quando alludo come prima ho fatto alle sue carenze organizzative, non penso mai al modello grande-impresa. Non può averne le caratteristiche. E poi che dove sono finiti i modelli grande-impresa di Milan e Inter? Quindi viva il Napoli piccola o media impresa. Ma non per questo, come la storia insegna, non può puntare ai massimi traguardi.

Insomma dissento anche io da Carratelli. E dalla sua valutazione negativa della politica societaria azzurra. Però dissento anche dai toni che Max gli ha riservato. Mimmo è uno dei più grandi giornalisti (sportivi e non) che questa città abbia avuto. Uno straordinario signore . Ed uno straordinario maestro. Uno che ragiona finemente e che conosce (rarità di questi tempi) alla perfezione l’italiano. Insomma molto più vicino allo scrittore di razza che al cronista.

Sia chiaro ragionare finemente non significa aver sempre ragione. La finezza del ragionare consiste nella capacità di dedurre in modo logicamente irreprensibile da alcune date premesse. Ma se sono sbagliate le premesse il ragionar di fino porta comunque a conclusione errate.

Speriamo comunque che ci tocchi sempre leggere cento, mille Carratelli!

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