Il ct italiano della Spagna: “La mia squadra conferma che a basket vince la squadra, ed è più difficile farne una con tante stelle”
L’italiano che ha vinto gli Europei di basket più che italiano viene considerato cittadino della pallacanestro mondiale da un bel po’. E in verità è ormai quasi più spagnolo che italiano. La Spagna ha vinto quattro Europei e tutti e quattro con Sergio Scariolo in panchina: 2009, 2011, 2015 e 2022. Ha superato la Golden Generation iberica e ha vinto anche la nazionale rinnovata. Ha un contratto fino ai Giochi del 2024, momento culminante di questo ciclo segnato dal cambio generazionale. E in un’intervista al Paìs si sofferma sul ruolo dell’allenatore, non solo di basket:
“Fare l’allenatore implica tante sfaccettature, gestione, leadership, tecnica, tattica, responsabilità… Non posso dire che un aspetto sia più importante di un altro, ma ogni squadra ha bisogno comunque di un po’ più dell’uno o un po’ dell’altro. Il lavoro dell’allenatore è soggetto alla valutazione di persone che nella maggior parte dei casi non hanno le conoscenze approfondite per poterlo fare. Qui alla fine valgono simpatie, antipatie e risultati. Né nel bene né nel male questo mi interessa più del normale. Se ne fossi consapevole, non avrei né l’equilibrio emotivo per vivere a livello personale né per poter guidare gruppi di questo tipo sotto pressione. Onestamente, me ne frega il giusto”.
Scariolo dà un significato ulteriore alla vittoria della Spagna:
“Ancora una volta si conferma che il basket è uno sport di squadra, in cui vince la squadra che fa meglio. Può essere più difficile quando ci sono molte stelle, che devono abituarsi ad un ruolo più piccolo“.