Il campione del mondo MotoGp a El Mundo: “Prima di salire in moto prego per 30 secondi. Non ho più bisogno dello psicologo”
Dio, non lo psicologo. Fabio Quartararo, che è il campione in carica della MotoGp anche se il mondo intero si aspetta che Marquez torni al suo posto, non è un atleta di Cristo però. In un’intervista a El Mundo dice che il segreto, almeno il suo, è l’allegria, la serenità. Si lavora meglio, e si vince: “Mia nonna materna ha instillato Dio in mia madre e lei l’ha instillato in me. Non vado a messa tutte le domeniche, ma prima di salire in moto prego per 20 o 30 secondi. Fa parte di una serie di cose che mi rassicurano. La scorsa settimana, ad esempio, a Portimao, ho terminato le prove diciottesimo e, nonostante questo, ero calmo, come se fossi arrivato primo. Prima mi arrabbiavo per cose del genere. Ero sempre arrabbiato. Non vado da uno psicologo da un anno e mezzo perché non ne ho bisogno, ma prima mi ha aiutato molto”.
“Vinco da quando ho capito che non potevo essere sempre arrabbiato. Sono sempre stato molto allegro e non ho mai insultato nessuno, ma entravo nel mio box incazzato. Non era il modo di lavorare per migliorare. Adesso conto le volte in cui mi arrabbio e ultimamente sono state davvero poche”.
“In futuro guarderanno chi è stato il campione nel 2021 e vedranno il mio nome. Non so perché non verrà valutato allo stesso modo. Marc è il punto di riferimento degli ultimi 10 anni, ma devi smettere di pensare a cosa sarebbe successo se Marc fosse stato in salute. Marc è caduto e si è ferito; è qualcosa che può succedere a tutti noi. Infatti, la scorsa stagione, è tornato a correre e ha vinto tre gare. Ma non importa, anche se non ne avesse vinti, il titolo avrebbe lo stesso valore”.