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Marino: «Guardo la crescita del Napoli col compiacimento di chi ha seminato. Il giardino ha fatto fiori preziosi»

A Radio Kkn. «Insigne? Sono contento per lui, gli davamo un premio di 50 euro quando s’allenava con la prima squadra. Il Napoli deve evitare eccessive esaltazioni»

Marino: «Guardo la crescita del Napoli col compiacimento di chi ha seminato. Il giardino ha fatto fiori preziosi»

Pierpaolo Marino, direttore sportivo dell’Udinese, già al Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, la radio ufficiale del club. In qualche modo Napoli-Udinese è la sua partita.

Quando partì l’era De Laurentiis, Marino disse “il Napoli è una balena in un acquario”. Oggi quella balena vede l’approdo in un porto sicuro. Quanto è bello per Marino vedere il Napoli competere per lo scudetto?

È una gratificazione importante, la merita De Laurentiis, la società. La merita Napoli. Guardo questa crescita col compiacimento di chi ha seminato. Quando parlavo di acquario mi riferivo alla Serie C, quando facevamo 50 o 60mila spettatori, era incredibile. L’altra cosa che dicevo all’epoca era “sto seminando per un giardino che fiorirà con fiori profumati e preziosi”. Per rispetto a Napoli e ai tifosi non dico nulla sullo scudetto, toccherebbero ferro. Dico solo che il Napoli ha quel 33,33 periodico di probabilità che hanno pure le altre due squadre. 

Sulle italiane fuori dall’Europa.

Italiane fuori dall’Europa? Parliamo di un dato consolidato, stiamo sbagliando qualcosa nell’allestimento delle rose per le competizioni europee. Probabilmente stiamo sbagliando qualcosa anche nel turnover che va fatto per affrontare al meglio queste manifestazioni. Con l’Udinese non vi partecipo, non mi permetto di insegnare niente a nessuno. Ma credo che nell’allestimento della squadra si tenga più presente la necessità di partecipare alla prossima Champions League che al tentativo di fare una bella figura in quella presente. Se debbo fare un commento generale, non mirato solo alla Juve, penso che i manager dovrebbero pretendere l’allestimento di rose organicamente costituite in maniera diversa. 

Sulle questioni arbitrali. Nell’ultima giornata oltre al caso Belotti c’è stato un rigore discusso assegnato alla Roma, che ha permesso alla banda Mourinho di pareggiare a Udine.

Ho visto diecimila immagini, non sono mai riuscito a vedere questo fallo di mano. Quello che dovevo dire l’ho detto, mi ha dato molto fastidio che si siano moltiplicati i commenti opinionistici che parlano di un fallo di mano che s’è visto, o che è punibile col rigore. Io non l’ho visto, magari prendo gli occhiali. Il caso Massa-Guida evidenzia un problema Var? Sì, c’è un problema di crescita del Var. È uno strumento importante che va difeso e protetto ma va stabilito un protocollo molto più uniforme. Questa cosa che gli arbitri danno/non danno i rigori demandando la decisione al Var mentre gli organi centrali dicono che il Var deve entrare il meno possibile crea una specie di conflitti d’interesse. Il rigore su Belotti è clamoroso, ma se il caso Zeegelar fosse successo a una grande se ne sarebbe parlato molto di più. 

Che Udinese troverà il Napoli?

L’Udinese ha autostima, sta giocando bene, siamo stati competitivi anche contro le grandi squadre. Sappiamo le difficoltà della partita di Napoli, affrontiamo una squadra in ottima salute in uno stadio complicato, ci sarà un grande pubblico. 

Su Osimhen.

Certo che lo vorrei, chi non lo vorrebbe. È un calciatore che sposta gli equilibri. Intanto però mi tengo Beto che nel breve periodo potrebbe riservare sorprese nella sua crescita. Ha le caratteristiche per diventare un calciatore molto simile a Osimhen.

Su Insigne al Toronto.

Se penso che qualche volta quando veniva ad allenarsi con la prima squadra gli davamo un premio di 50 o 100 euro e ora s’è meritato con tanti sacrifici un risultato economico del genere, che in questo calcio è quello che conta di più, allora sono contento per lui. Nel calcio moderno anche le bandiere devono dire sì a offerte irrinunciabili. 

Che deve fare il Napoli per vincere il campionato?

Da dopo la partita con l’Udinese mi auguro che il Napoli sia super concentrato. Sarà come stare in un ritiro pre-Mondiali. L’obiettivo è uno solo, deve pensare solo a quello. Bisogna evitare di esaltarsi eccessivamente. Bisogna evitare quello che successe dopo la vittoria a Torino con la Juve, con le bandiere in aeroporto. Lo scudetto sembrava già vinto, poi c’è stata Firenze…

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