L’analisi della Gazzetta dello Sport. Mancini può chiamarne 23, non 26 come all’Europeo. Rientrerà quasi certamente Zaniolo
Marzo sembrava lontano ed invece è quasi arrivato. Tra meno di un mese si gioca Italia-Macedonia, è il primo step degli spareggi che gli azzurri dovranno superare se vogliono un posto in Qatar ai Mondiali del 2022. La Gazzetta dello Sport, nell’edizione odierna, si fa una domanda: quale Italia affronterà questi spareggi?
Il gruppo base sarà formato proprio da quello che ha alzato la coppa a Wembley. Non mancherà qualche novità, ma non troppo inattesa. Qualche sorpresa, anche, ma solo se necessario. Premessa: rispetto a Euro 2020, dove il c.t. aveva potuto portare con sé 26 elementi, stavolta i convocati per i playoff saranno ridotti al numero “classico” di 23 giocatori. Quasi del tutto intatto, comunque, il gruppo azzurro dell’estate scorsa, con le ovvie – e pesanti – eccezioni di Leonardo Spinazzola e Federico Chiesa, infortunati.
Nel reparto arretrato ci sono pochi dubbi. I portieri saranno ancora Donnarumma, Sirigu e Meret. I centrali di difesa, salvo infortuni, saranno Chiellini, Bonucci, Bastoni e Acerbi. Poche chanches per Toloi e Romagnoli. Per quanto riguarda i terzini sono sicuri di un posto Di Lorenzo e Emerson Palmieri, gli altri posti se li giocano Calabria, Florenzi, Biraghi e De Sciglio. Anche a centrocampo – scrive la Gazzetta – la situazione è piuttosto definita:
Già cinque praticamente sicuri: a Jorginho, Barella, Verratti e Locatelli si aggiunge Tonali, in clamorosa crescita. Subito dietro Lorenzo Pellegrini, Cristante – al quale il Mancio non ha mai rinunciato -, Sensi e un altro emergente come Frattesi, con Pessina, uno degli eroi estivi, un po’ sotto nelle gerarchie attuali.
Davanti, Insigne e Berardi non si discutono. Neanche Bernardeschi, però. Nonostante continui a non convincere del tutto nella Juve (ultimamente è stato infortunato, ndr), Mancini non vi ha mai rinunciato. Il quarto posto se lo prenderà Zaniolo, la Gazzetta scrive che rientrerà “d’impeto” nel gruppo azzurro. Più indietro Zaccagni, visto che il Mancio potrebbe chiamare più di tre centravanti.
Ora come ora i nomi sono quelli di Immobile, Raspadori già campioni d’Europa – con la novità Scamacca, forse la vera grande speranza dell’attacco italiano. In ballo, nel ruolo, restano anche Joao Pedro, Belotti e chissà – Mario Balotelli, caro al Mancio che lo ha rivisto proprio a gennaio a Coverciano. Definito già un gruppo di 23 giocatori, è possibile individuare qualche “wild card”: Balo è una di queste, con De Sciglio, Romagnoli, Frattesi e Zaccagni.