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Il Napoli è la squadra di serie A che tira di più da fuori area

Il Napoli è la squadra di serie A che tira di più da fuori area

Insigne x6, Higuain x4, Gabbiadini x3 e Mertens e Hamsik x2. Lista gol e marcatori del Napoli da fuori area. Ma anche come sbugiardare, insieme, qualche fantasioso giudizio dopo Palermo-Napoli e pure una tenedenza forte del calcio moderno che ripudia la soluzione da lontano. Retaggio del guardiolismo, della religione del tiqui taca che esalta il possesso e abiura qualsiasi soluzione sia, più o meno, casuale. Che poi, neanche questo è proprio vero. Barcellona-Manchester 3-1, finale di Champions 2011 e apice del ciclo catalano di Guardiola, si risolse con due gemme da fuori area. Messi e Villa, Villa e Messi. Due che giustificano qualche variazione sul tema dell’“Entrare in porta con la palla”.

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Il Napoli è la squadra che tira di più da fuori in tutto il campionato italiano: 225 tentativi. Seguono Fiorentina (223) e Juventus (218).
 Se allarghiaimo il campo anche all’Europa League, scopriamo altri 5 gol su 65 tentativi. Un gol ogni 13 tiri. Buona la percentuale realizzativa in campionato: 12 tentativi andati a segno, secondo score delle 20 squadre dopo la Roma (ma qui c’entrano pure le 4 punizioni segnate da Pjanic) e media di un gol ogni 18 tentativi oltre i sedici metri. Se il rapporto vi sembra basso, basti pensare che la Fiorentina ha segnato solo 8 volte da fuori sui suoi 223 tiri. Un gol ogni 27.

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Poi, ovviamente, ci sono da fare dei distinguo. Questi dati sono riferiti a un riferimento spaziale semplice, quello della linea dell’area di rigore. Però esistono tiri da fuori e tiri da fuori: molto difficile, infatti, rapportare o avvicinare il tocco pregiato dal limite con cui Insigne batté Buffon durante Napoli-Juventus e la staffilata di Higuain nel match interno con il Palermo. Due tentativi diversi: uno frutto di uno scambio ad aprire il campo e la luce della porta, un altro di classe, potenza e precisione nel cercare l’azione personale e la conclusione da lontano. E poi, tra questi gol, come nel caso della Roma con Pjanic, vanno aggiunti anche i calci di punizioni diretti. Roba che, per forza, deve avvenire fuori dall’area di rigore. Il Napoli ha un piccolo Pjanic che si chiama Insigne e che ha messo dentro due gemme: a Milano e contro l’Empoli, in casa. L’ultimo gol del Napoli su calcio piazzato diretto in campionato nella prima stagione di Benitez, con Mertens in Napoli-Sampdoria. L’ultimo di Insigne nell’esordio in Champions, Napoli-Borussia Dortmund 2-1.

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Un’analisi veloce del resto di questi gol ci riporta alla mente autentiche prodezze balistiche come quella di Insigne contro il Torino o quella di Gabbiadini a Frosinone: una geniale palombella la prima, un tiro a giro da fermo la seconda. Oppure gol un po’ meno belli e più fortunati, come quello in Napoli-Milan, ancora di Insigne, deviato da Abate nella porta di Donnarumma. 

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Insomma: anche in questo, il Napoli ha varietà di soluzioni. Segna anche in questo modo, che è così lontano dal modo di pensare il calcio secondo Sarri. Il gioco del Napoli rifiuta di principio questo tipo di soluzioni. Ma le utilizza in caso di necessità. Un po’, fatte le dovute proporzioni, quello che succedeva e succede al Barcellona. Che è una grandissima squadra che esprime un calcio sublime e che in qualche modo ha il dovere di entrare in porta con la palla. Quando non ci riesce, però, può affidarsi anche a colpi di questo tipo, che sono un mix di fortuna e classe. Lo leggi anche quest’anno nelle statistiche dei blaugrana: 84 gol segnati in 29 partite e 7 gol da fuori. Messi x5, Neymar e Rakitic a segno su 131 tentativi. Pochini, sicuramente. Ma loro sono il Barcellona. Già se ti sposti verso il Real Madrid, che vuol dire non muoversi dal top mondiale, ti accorgi di come i dati diventino prossimi a quelli del Napoli di Sarri: 207 tentativi da fuori area, record nella Liga, e 11 gol. Cristiano Ronaldo e James Rodriguez x4, Bale x2 e Modric. Una bella lista di nomi di fuoriclasse.

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Quindi, il Napoli di Sarri ha anche questa freccia al suo arco. Anzi, ha le frecce più appuntite dell’intero campionato. Lo dicono anche questi numeri qui, al di là delle critiche sempre pronte a emergere pure quando le cose vanno bene. Perché si, effettivamente il Napoli a Palermo ha tirato pochissimo da lontano, è voluto entrare in porta col pallone. E poi scopri che, su 18 tiri, 10 sono partiti oltre le tre linee che delimitano l’area di rigore. Lo vedi in questa immagine che riassume tutti i tentativi della sfida in Sicilia. E non c’è bisogno di aggiungere altro.

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