Inchiesta del Domani. Il numero uno di Exor, Ferrari e Stellantis guadagna una media di venti milioni annui da dieci anni
Il Domani dedica oggi apertura e prime due pagine del giornale ad una “inchiesta” su John Elkann, “il manager più pagato d’Italia”. Un viaggio tra le sue finanze: quanto guadagna, da chi, e perché. “Di solito – scrive il Domani nell’occhiello del pezzo – gli azionisti di controllo dei grandi gruppi vengono remunerati attraverso i dividendi pagati a tutti i soci. L’erede della dinastia Agnelli è un caso diverso, dalle sue aziende ottiene anche compensi come un top manager. Il grande investitore Warren Buffett ha uno “stipendio” di 380mila dollari, Elkann solo da Exor di oltre 8,5 milioni di euro“.
John Elkann guadagna una media di venti milioni annui da dieci anni. Elkann è da dieci anni presidente e amministratore delegato di Exor, oltre ad essere presidente di Ferrari e di Stellantis, ma è dalla carica alla guida della holding di famiglia che riceve la maggior parte dei compensi. Dai bilanci di Exor emerge che i suoi compensi sono saliti da poco meno di un milione di euro nel 2008 a oltre 10 milioni nel 2019, per poi scendere a 8,5 milioni l’anno scorso, quando tutti i consiglieri d’amministrazione si sono ridotti gli stipendi in tempi di Covid. Ma secondo il Domani l’effettivo ammontare dei guadagni di Elkann sui piani azioni è decisamente sottostimato.
L’inchiesta si addentra sui numeri. Da Fca Elkann riceve uno stipendio di 1,5 milioni nel 2019, poi dimezzato nel 2020 (come per gli altri consiglieri) per l’effetto Covid. In aggiunta c’è anche il piano da un milione di azioni di Fca, trasferito poi a Stellantis, per il periodo 2020-23 che vale circa 17 milioni di euro.
Ferrari ha pagato a Elkann un totale di 300mila euro nel biennio 2019-2020, fra stipendio base e benefit, oltre a un piano di stock grant che oggi vale poco più di 5 milioni di euro. Per quanto riguarda le società editoriali, non riceve emolumenti da The Economist, dal cui CdA si è dimesso nel settembre 2020, mentre Gedi aveva remunerato il consigliere Elkann con 25mila euro nel 2019, quando l’azienda era quotata e controllata dal gruppo Cir, scrive Calcio e Finanza che riprende l’articolo.
Poi ci sono i dividendi. Exor è controllata al 53% dalla Giovanni Agnelli B.V., la cassaforte della famiglia Agnelli-Elkann, a sua volta controllata da Elkann col 60% della Dicembre. La Giovanni Agnelli B.V. ha pagato ai soci 42 milioni di euro nel 2019 e nel 2020, poi il dividendo è salito a 52 milioni nel 2021. Dicembre ne incassa il 38 per cento ovvero – arrotondati – circa 15, 16 e 20 milioni rispettivamente; dedotte le tasse, la cedola netta per Dicembre è di 12,8, 13,5 e 16,8 milioni. Il 60 per cento di competenza di John Elkann equivarrebbe a 7,7 milioni nel 2019, 8,1 nel 2020 e 10 nel 2021.